CORRUZIONE E APPALTI TRUCCATI NELL FORZE ARMATE: ESCE DI SCENA L’IMPRENDITORE DI APRILIA, CHIESTA ARCHIVIAZIONE

Corruzione e appalti truccati nelle forze armate: si chiude la vicenda giudiziaria per l’imprenditore di Aprilia, Mario Stradaioli

È stato lo stesso Pubblico Ministero a chiedere l’archiviazione della posizione dell’imprenditore di Aprilia, Mario Stradaioli, giudicando il quadro indiziario a suo carico non sufficiente a tal punto da essere discusso in un processo.

Come noto, il 19 aprile 2023, i militari del Comando Compagnia Carabinieri – Polizia Militare A.M. – di Roma Ciampino aveva dato esecuzione nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna, ad un’ordinanza applicativa di custodia cautelare nei confronti di 14 soggetti arrestati, 10 ordinanze di applicazione dell’obbligo di dimora e la notifica di ulteriori 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, Gisberto Muscolo, su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Con tale provvedimento erano stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti, indagati a vario titolo per le ipotesi delittuose di “turbata libertà degli incanti”, “frode nelle pubbliche forniture”, “corruzione per l’esercizio della funzione” e “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, condotte commesse a Roma, Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave, Grazzanise e Somma Vesuviana, nel periodo intercorso tra il mese di maggio 2017 ed il mese di gennaio 2021. In provincia di Latina risultano indagati nel capoluogo, a Gaeta, Fondi e Aprilia.

L’esecuzione dell’ordinanza costituiva l’epilogo di una complessa attività investigativa che traeva origine da una delega della Procura di Velletri, tesa a verificare la condotta illecita di due militari, entrambi effettivi all’epoca dei fatti al 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino e proprietari di una società edile privata, con quote di capitale pari all’85% e al 15%, con sede nel comune di Ciampino e attiva nel campo immobiliare (compravendita, permuta, ristrutturazione, costruzione, locazione, affitto, manutenzione di immobili). I predetti con incarichi di responsabilità nella gestione degli appalti per opere infrastrutturali della Forza Armata operavano, talvolta, anche quali delegati ad assumere l’incarico di direttore dei lavori e/o responsabile di cantiere.

L’attività investigativa conseguente induceva gli investigatori a monitorare altresì complessivi 49 appalti pertinenti a lavori in basi militari dell’Aeronautica, dislocate nelle regioni Lazio e Campania, evidenziando diversificate condotte illecite che coinvolgevano, a vario titolo, anche altri militari e responsabili di altrettante ditte private cointeressate economicamente ai citati contratti.

Per quanto riguarda la provincia di Latina, erano state notificate due ordinanze con l’obbligo di dimora, tra cui quella a carico del 61enne Mario Stradaioli, noto imprenditore di Aprilia nel campo dell’edilizia e amministratore della “Stradaioli Calcestruzzi”, che risulta indagato per frode nelle pubbliche forniture.

Leggi anche:
CORRUZIONE E APPALTI TRUCCATI NELL FORZE ARMATE: INDAGATI STRADAIOLI E FATONE

Nello specifico, Stradaioli era indagato in concorso con un ufficiale e un sotto-ufficiale dell’aeronautica per la fornitura di calcestruzzo e altro materiale all’aeroporto militare di Vigna di Valle: secondo gli inquirenti, la ditta avrebbe alterato l’umidità del materiale influendo sul peso del calcestruzzo. Un’accusa respinta da Stradaioli, tramite il suo avvocato Renato Archidiacono, che ha sostenuto l’umidità si è modificata a causa del clima, poiché il materiale era stato stoccato all’aperto. Il Tribunale del Riesame di Roma aveva accolto la tesi difensiva e revocato la misura cautelare dell’obbligo di dimora a carico di Stradaioli. Ora, la richiesta di archiviazione direttamente da parte dell’accusa che dovrebbe porre la parola fine alla vicenda.

Articolo precedente

SCIPPA UNA DONNA A LATINA: CONDANNATO

Articolo successivo

CHIOSCHI E INTIMIDAZIONI MAFIOSE: GLI ZOF E GLI ALTRI INDAGATI NEGANO LE ACCUSE

Ultime da Giudiziaria