STADIO QUINTO RICCI INAGIBILE: “RIMANE CHIUSO, TROPPO ALTO IL RISCHIO DI INCIDENTI”

Stadio Quinto Ricci di Aprilia
Stadio Quinto Ricci di Aprilia

Lo stadio Quinto Ricci di Aprilia rimane ancora chiuso, nonostante il Centro Sportivo Primavera abbia chiesto una deroga al Comune

Ancora negato lo stadio Quinto Ricci al Centro Sportivo Primavera di Aprilia che scrive al Comune per poter avere una deroga e festeggiare la conclusione positiva della stagione con l’ultima partita di campionato. “Purtroppo – scrive la società sui social – abbiamo tentato in tutte le maniere di poter giocare la partita con una parziale entrata del pubblico per poter dar modo a tutti i nostri tesserati e alla gente di Aprilia di assistere all’ultima partita casalinga di campionato della Prima Squadra. Ma non avendo ricevuto nessuna risposta né dal sindaco né dal nuovo delegato allo sport, si presume che anche domenica giocheremo a porte chiuse, grazie”.

Immediata la risposta del delegato allo Sport del comune di Aprilia, Matteo Grammatico che ha ribadito la non agibilità delle tribune della struttura: “Apprendo, senza troppa sorpresa, del malcontento espresso a mezzo social da parte dell’A.S.D. Centro Sportivo Primavera. È comprensibile l’insoddisfazione per la mancata partecipazione di pubblico in una partita tanto importante, traguardo di un impegno costante che ha garantito a una delle nostre eccellenze sportive, la permanenza in uno dei più importanti campionati Regionali. La tifoseria è il cuore del calcio, è l’energia che muove la performance, è condivisione di una passione.

“Probabilmente sono più deluso di voi nel non poter accontentare un desiderio tanto sensato, ma esistono circostanze in cui diventa necessario pesare i costi tra realizzazione di un desiderio e tutela dell’incolumità pubblica. Accettare il rischio di poter incorrere in eventuali incidenti in cui sarebbero potuti essere coinvolti anche dei minori non è parso saggio considerata l’ormai nota inagibilità degli spalti che avrebbero dovuto ospitare la tifoseria.

C’è un’altra variabile, forse meno importante, ma considerevole: la possibilità di un accesso limitato sarebbe stata a vantaggio solo di alcuni generando il malessere di altri che allo stesso modo, possibilmente, avrebbero voluto condividere con la propria squadra del cuore questo momento di gioia. Lo sport è altrove rispetto a certe pretese ed è altro. Non dimentica la sicurezza, non da precedenza alle emozioni anzi, è proprio l’irrazionalità che lo sport contribuisce a contenere, un atleta lo sa bene e forse, dovrebbe farsi insegnamento, prima di essere una polemica. Nessuno meglio di chi il calcio lo ha vissuto da protagonista può descrivere questo. Pertanto dovrete confidare sulla pazienza che, mi auguro, segua tempi brevi. L’impegno c’è, – conclude Grammatico – ma esistono variabili indipendenti dalla volontà sulle quali agire resta un più complicato, non impossibile”.

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