VIDEO PER IL CLAN TRAVALI: CONFRONTO IN CONSIGLIO COMUNALE

Trap Travali

Video trap e disagio giovanile, in commissione il primo step del dibattito. Alla seduta ha partecipato anche il sindaco Damiano Coletta. Il confronto sarà allargato a tutto il consiglio comunale

Il video trap a sostegno dei clan e il disagio giovanile sono stati i temi affrontati oggi in una commissione congiunta Cultura – Pubblica Istruzione e Politiche giovanili, presiedute dai consiglieri LBC Fabio D’Achille e Valeria Campagna.

Alla seduta hanno partecipato anche gli assessori Silvio Di Francia, Gianmarco Proietti e Cristina Leggio, questi ultimi due autori di una lettera aperta alla città redatta nei giorni scorsi a seguito degli ultimi eventi che hanno visto coinvolti un gruppo di giovani. Gli assessori hanno detto che la riflessione dovrebbe andare al di là del caso specifico e che la politica, che ha il compito di analizzare il contesto e cercare soluzioni ascoltando le sollecitazioni che arrivano dalla città e dalle forze politiche, non resterà indifferente sull’accaduto.

Questa mattina in collegamento, in via eccezionale, anche il sindaco Damiano Coletta, che ha voluto ribadire l’importanza di politiche giovanili basate sulla partecipazione, su una costruzione urbanistica della città più a misura di persona e con spazi dedicati ai servizi ed alla presenza dello Stato e delle istituzioni sul territorio, oltre che l’importanza di favorire nella quotidianità forme di comunicazione – online e offline – non violente e basate sul confronto democratico. L’intento – ha anche fatto sapere il sindaco – è anche quello di portare il tema di oggi in consiglio comunale, come già preannunciato al prefetto Maurizio Falco nell’incontro sul sulla sicurezza che si è tenuto nei giorni scorsi.

Credo che quello di oggi sia stato un momento importante – afferma D’AchilleAccogliamo con favore l’idea di allargare il dibattito a tutta l’assise comunale per confrontarci su una visione d’insieme, che possa portare aria nuova nei quartieri. Il mondo dei giovani e quello degli adulti devono comunicare il più possibile, per evitare che si creino zone franche in cui possono annidarsi i problemi e restare irrisolti. Serve la collaborazione di tutti e noi vogliamo fare la nostra parte con politiche attive per il territorio che siano sempre di più volte ad avvicinare i giovani alla partecipazione e ad un percorso di crescita consapevole”.

Un sentimento di indignazione per l’accaduto è naturale, ma un eventuale accanimento risulterebbe controproducente – riflette Campagna, capogruppo di Latina Bene Comune – Allontanerebbe invece di avvicinare questi ragazzi ad un contesto sano e di legalità. Bisogna invece interrogarsi sull’accaduto e saper dare risposte, con una responsabilità condivisa fra istituzioni e collettività, perché le mafie da sempre intercettano i bisogni delle persone sfruttandoli a proprio vantaggio”.

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