PICCHIÒ BRUTALMENTE UN GIOVANE A LATINA: CASSAZIONE SCARCERA D’ANTONIO

Stava scontando la pena per l’omicidio Vaccaro ai servizi sociali, poi il nuovo arresto: ora il 35enne di Latina, Francesco D’Antonio, dovrà essere rivalutato dal Tribunale di Sorveglianza

Lo scorso 20 luglio 2023, il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha revocato al 35enne di Latina, Francesco D’Antonio, la misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, concessagli con ordinanza del medesimo Tribunale di sorveglianza del 27 aprile 2022.

La revoca è scaturita dal fatto che la scorsa estate D’Antonio si è reso protagonista di un altro fatto brutale, finendo arrestato lo scorso 24 giugno. Quest’ultimo, come noto, è considerato l’organizzatore della spedizione punitiva che portò all’uccisione di Matteo Vaccaro presso il Parco Europa il 31 gennaio 2011. Per l’omicidio Vaccaro furono condannati in sei: D’Antonio ha rimediato una condanna a 15 anni e 6 mesi. Una condanna che, per l’appunto, stava scontando con la messa alla prova, dopo aver scontato anni di carcere e arresti domiciliari. Peraltro, è in corso, presso il Tribunale di Latina, un altro processo a suo carico per evasione dai domiciliari.

Francesco D'Antonio
Francesco D’Antonio

D’Antonio è stato individuato dagli investigatori della Squadra Mobile di Latina come l’ispiratore di un’altra spedizione punitiva. Un fatto grave, violento e probabilmente nato in un contesto di pregiudicati quello che ha coinvolto un giovane di 24 anni, barbaramente pestato vicino alla sua abitazione a Latina. Il 24enne fu aggredito mentre era ancora nell’abitacolo della sua auto, legato con la cintura di sicurezza e pestato a sangue.

L’aggressione, causata da un verosimile affronto da parte del 24enne, è avvenuta nella zona delle case Ater di Via Londra, quando il giovane, però, sarebbe stato raggiunto da più persone che lo hanno preso a pugni in faccia, facendolo finire al pronto soccorso.

All’ospedale Goretti, il giovane si è presentato con il viso completamente tumefatto e insanguinato, oltreché ad avere una mandibola fratturata. In condizioni critiche anche l’occhio destro. I sanitari hanno fornito al 24enne tutte le cure del caso con una prognosi 25 giorni.

Le condotte di D’Antonio, ricorda la Cassazione, “si palesavano come inidonee a perseguire gli scopi rieducativi propri della più ampia fra le misure alternative alla detenzione, visto che – anche a volere ritenere verosimile la tesi dell’affidato per cui egli sarebbe stato aggredito in precedenza (il 2 giugno 2023) dal 24enne e di essersi nell’occasione solo difeso – l’affidato aveva comunque omesso di rivolgersi alle forze dell’ordine, aveva mentito ai medici del pronto soccorso ed aveva comunque agito con violenza”.

Per tali ragioni, il Tribunale di Sorveglianza aveva disposto l’ordinanza che revocava a D’Antonio l’affidamento in prova, disponendo nuovamente per lui il carcere. L’ordinanza, però, è stata impugnata dal 35enne, tramite l’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi e il ricorso è considerato dalla Cassazione parzialmente fondato, anche in ragione del fatto che lo stesso sostituto procuratore della Suprema Corte aveva chiesto l’annullamento con rinvio della ordinanza impugnata.

Secondo gli ermellini, “il Tribunale di sorveglianza, pur avendo correttamente motivato circa la sussistenza dei presupposti della revoca della misura più ampia, ha omesso di pronunciarsi sulla richiesta di detenzione domiciliare anche al solo fine di dichiararla inammissibile o per ritenerla misura idonea ad infrenare la pericolosità del condannato e la sua tendenza a infrangere le prescrizioni impostegli. Né la risposta sul punto appare ricavabile implicitamente dal complesso della motivazione”. Ecco perché la Cassazione ha imposto l’annullamento dell’ordinanza impugnata limitatamente alla richiesta di detenzione domiciliare, con rinvio per nuovo giudizio al Tribunale di Sorveglianza di Roma.

D’Antonio, quindi, viene nuovamente scarcerato, in attesa di una nuova pronuncia del Tribunale di Sorveglianza sulla richiesta di poter scontare la pena in detenzione domiciliare.

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