EX STAZIONE DI GAETA: “RINVIO A GIUDIZIO SPARTIACQUE PER LA CITTÀ. ORA SI DIMETTANO GLI ASSESSORI MORINI E MARTONE”

Piazzale ex stazione a Gaeta, i consiglieri comunali Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante) intervengono dopo il rinvio a giudizio dell’ex Sindaco Cosmo Mitrano e degli altri 12 imputati

“La richiesta di rinvio a giudizio di tutti e 13 gli indagati nella vicenda della vendita del “piazzale Ex Stazione” è certamente uno spartiacque nella politica gaetana degli ultimi anni. Conosciamo bene il valore di questo passaggio e sappiamo che non si tratta di una condanna; ciononostante non possiamo disconoscerne la significatività dal punto di vista politico. La vicenda, agli occhi di chi scrive (e non solo di chi scrive, a quanto pare), era apparsa fin da subito di una portata clamorosa, benché molta politica avesse ripetutamente provato a minimizzarne l’importanza, anzi rivendicandola spesso come una scelta consapevole.

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Diverse volte la questione di quella “strana vendita” di un’area tanto importante nel centro della città era stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale di Gaeta dalle minoranze succedutesi in questi ultimi anni – De Angelis e Scinicariello nella scorsa consiliatura, Scinicariello, Mitrano e D’Amante in quella attuale – arrivando in due casi all’approvazione di una mozione all’unanimità. La mozione votata lo scorso 4 maggio sembrava far prendere alla vicenda una piega finalmente positiva per la Città di Gaeta, ma l’impegno che il Consiglio Comunale chiese al Sindaco Leccese ed alla sua Giunta è stato scientemente disatteso dal Sindaco stesso, quasi a voler sovvertire il significato di quel voto.

Adesso con il rinvio a giudizio, non solo dei componenti politici e tecnici del Consind, ma soprattutto della parte politica e dirigenziale del Comune di Gaeta, vengono confermati tutti i dubbi che le minoranze avevano sollevato in questi ultimi anni sulla vicenda e sulla condotta della politica locale, con a capo l’ex sindaco ed attuale consigliere regionale Cosmo Mitrano.

Per questo motivo come Consiglieri Comunali e come rappresentanti delle forze politiche che ci sostengono torneremo a chiedere con forza tre cose: anzitutto che si dia finalmente mandato al Dirigente competente di avviare l’iter per l’acquisizione a patrimonio pubblico dell’area, unica azione possibile da compiere nell’esclusivo interesse della Città e dei suoi cittadini; che il Dirigente Comunale Arch. Stefania Della Notte, ormai al secondo rinvio a giudizio nel giro di pochi mesi, venga rimossa dal Dipartimento che attualmente dirige e indirizzata ad altro incarico, a conferma di quanto già richiesto dagli scriventi lo scorso 30 settembre; che gli assessori Teodolinda Morini, in quanto rinviata a giudizio, e Stefano Martone, in quanto difensore del padre Alessandro (ex assessore anch’egli rinviato a giudizio), dunque in palese conflitto di interessi, si dimettano immediatamente dal loro incarico.

Quella sulla vicenda Ex Stazione è stata una battaglia portata avanti con costanza dalle opposizioni consiliari e da altre forze di minoranza presenti in città, nonostante le manifestazioni di protesta dei mesi scorsi fossero state perfino irrise dall’ex sindaco Mitrano, nonostante una mozione votata e poi disattesa dal sindaco Leccese, e nonostante il silenzio complice della maggioranza consiliare, attuale e precedente.

Questo nuovo passaggio del rinvio a giudizio, lo ribadiamo in quanto convintamente garantisti e a scanso di sciatte strumentalizzazioni, non è una condanna, ma solo l’avvio di un procedimento giudiziario. Non è possibile però trascurare l’impatto che la vicenda ha, ed avrà, dal punto di vista politico, poiché dopo anni di strapotere muscolare indifferente ad ogni critica – anche se costruttiva – posta dalle minoranze, inizia a vacillare qualche certezza. E forse il popolo degli “Avantitutta” potrebbe optare per un più salutare rallentamento”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione, Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e Franco De Angelis.

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