INCIDENTE MORTALE SULL’APPIA: ITRI IN LUTTO PER SANTINO STRAVATO

Scritto e a cura di Orazio Ruggieri

Si svolgeranno giovedì 14, alle ore 11,00, nella chiesa dell’Annunziata, a Itri, i funerali di Santino Stravato, l’83enne pensionato deceduto a seguito dell’incidente stradale verificatosi alle 10,05 di martedi 12 all’altezza del km 133,200 della consolare Appia in pieno centro a Itri.

L’uomo, alla guida della sua Fiat Punto bianca, stava percorrendo la statale nel tratto che collega Itri a Formia quando, per cause al vaglio degli inquirenti, ha impattato contro la Peugeot  che procedeva in senso inverso, condotta dal 63enne Michele Lo Giudice.

Santino Stravato

Per l’83enne non c’è stato nulla da fare e cessava di vivere alle 10,25, come accertato dal personale del 118 accorso prontamente sul luogo del sinistro, insieme ai Vigili del Fuoco di Gaeta, agli agenti della Polizia Locale e ai Carabinieri della stazione di Itri che hanno gestito la viabilità nei pressi dell’unica altra possibilità di entrare a Itri per chi viene da Formia, cioè la stretta via San Gennaro. A causa del tragico impatto il traffico si è bloccato in entrambi i sensi di marcia, creando una problematica paralisi alla circolazione in quasi tutto il paese che è disteso lungo la vecchia consolare Appia.

I rilievi sono stati condotti dagli agenti del Comando di Polizia Locale Stamegna, Bosso e Zeoli che hanno dovuto ricostruire tutta la dinamica che ha comportato il tragico scontro. Alla luce degli elementi forniti dalla pattuglia della Municipale, il magistrato di turno ha ritenuto di poter concedere la liberatoria per la consegna della salma alla famiglia che si è affidata, per il recupero e il trasferimento presso la sala mortuaria del cimitero di Itri alla “Antica impresa funebre Salvatore Salemme” di Gaeta.

Immensa è stata l’eco della tragica scomparsa dell’83enne, conosciuto e beneamato anche fuori di Itri in quanto, dopo essere stato alle dipendenze del comune aurunco, ha prestato servizio, fino al pensionamento, presso il Museo Nazionale archeologico di Sperlonga, dove si è tanto prodigato nello svolgimento del suo servizio e dove si è fatto apprezzare e benvolere da colleghi, superiori e visitatori. 

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