CONFISCA IANNOTTA: NOMINATO IL PERITO CHE DOVRÀ INDIVIDUARE LA PROVENIENZA DEI SOLDI DELL’IMPRENDITORE

Luciano Iannotta
Luciano Iannotta

Sequestro patrimonio Iannotta: dopo la rinnovazione dell’istruttoria in appello, i magistrati hanno conferito incarico al perito

Ieri,14 marzo, si sarebbe dovuta celebrare un’udienza del travagliato processo derivante dalla maxi operazione di Direzione Distrettuale Antimafia capitolina e Squadra Mobile di Latina sfociata negli arresti datati settembre 2020 a carico dell’imprenditore di Sonnino, Luciano Iannotta, e di alcuni personaggi, tra cui due Carabinieri, ritenuti dagli inquirenti come gravitanti nella galassia dell’ex Presidente di Confartigianato e del Terracina Calcio.

Come noto si tratta di uno dei processi più importanti che si svolge presso il Tribunale di Latina dove ad essere imputati sono, per l’appunto, Luciano Iannotta, e quelli che dalla DDA sono ritenuti essere i suoi sodali di un tempo, tra affari, malavita, criminalità organizzata e persino servizi segreti. Sul banco degli imputati, vi sono Luigi De Gregoris, Antonio e Gennaro Festa, i carabinieri Alessandro Sessa e Michele Carfora Lettieri, Pio Taiani e Natan Altomare. Parti civili l’associazione antimafia “Antonino Caponnetto” e, per l’appunto, la curatela fallimentare della società “Global Distribution”.

Il processo, però, ieri, non si è potuto celebrare a causa del legittimo impedimento presentato dall’avvocato Mario Antinucci, che difende Luciano Iannotta, il quale era impegnato nell’udienza simultanea che si svolgeva a Roma riguardo all’appello proposto contro il decreto di sequestro, poi diventato confisca, al patrimonio di Iannatta, ammontante a 50 milioni di euro.

“Il Collegio della Corte d’appello di Roma – spiega l’avvocato Antinucci, in una nota – ha conferito l’incarico al perito per la verifica sui numeri effettivi della più vasta confisca patrimoniale del sud pontino nel dopoguerra, attraverso l’obbligatorio accesso alle banche dati pubbliche e private, ivi incluse le istruttorie bancarie dei numerosi finanziamenti dei più importanti istituti di credito ignorati sia dagli Organi inquirenti sia dai Giudici di primo grado”.

L’incarico è stato conferito al perito Carlo Angelini così da svolgere le necessarie verifiche sui presupposti di proporzionalità nel giudizio patrimoniale della confisca che, a più riprese, l’avvocato Antinucci, difensore di Luciano Iannotta, ha ripetutamente sollecitato nel giudizio di primo grado e nei motivi d’appello.

Il Collegio della Sezione IV per le misure di prevenzione, composto dai Giudici Flavio Monteleone, Giovanni Neri e Aldo Morgigni, acquisite le memorie ed i contestuali quesiti peritali proposti dalla difesa di Iannotta e dalle altre difese dei terzi coinvolti nel giudizio, previa discussione in camera di consiglio durata oltre cinquanta minuti, ha infine dettato al perito i tre quesiti ai quali la difesa tutta si è associata,  ritenute assorbite le indicazioni fornite con i quesiti proposti e depositati:

  1. Dica il perito quale sia la provenienza delle somme impiegate per l’acquisto dei beni confiscati, accertando la tracciabilità della medesima provenienza in relazione a ciascuno dei detti beni per il periodo preso in considerazione nel decreto di confisca impugnato. 
  2. Dica il perito, con riferimento al proposto, se sussista sproporzione economica tra redditi e patrimonio di Luciano Iannotta e i beni confiscati. 
  3. Dica il perito quale fosse la capacità patrimoniale e reddituale dei terzi al momento dell’acquisto dei beni confiscati, accertando la compatibilità della detta capacità con il valore dei beni di pertinenza di ciascun terzo al momento dell’acquisto. 

Considerata la natura e vasta complessità della perizia il Collegio, oltre a disporre l’accesso immediato alla copiosa mole di atti e documenti depositati in primo grado dalla difesa di Iannotta, ha autorizzato il perito a consultare banche dati pubbliche e private. L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato il 4 aprile a Roma con termine di deposito della complessa perizia di 90 giorni, mentre l’udienza è stata rinviata al prossimo 24 settembre per ascoltare il perito in contraddittorio con i consulenti e le difese.

Oltre alla difesa di Luciano Iannotta, alla quale si sono tutti unanimemente associati, erano presenti l’avvocato Cristina De Angelis per Filippo Iannotta; l’avvocato Lorenzo Litterio per Setina Costruzioni Srl; l’avvocato Francesco Vasaturo per Timewarp sostituito dall’avvolo Luca Melegari; l’avvocato Stefano Perotti per Lorenzo Feudo e la Oscar Immobiliare e infine l’avvocato Fabrizio Mercuri per Giorgio Destro

Sul lato penale, il III Collegio del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Mario La Rosa ha fissato le prossime udienze per i prossimi 23 maggio e 26 settembre.

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