Sorpreso a rubare, tenta la fuga disfacendosi di targhe e walkie talkie: diventa definitiva la condanna per un 34enne di Latina
La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dal 34enne di Latina, Orazio Leone, contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma che confermava la condanna emessa a suo carico emessa dal Tribunale di Latina. 2 anni e 4 mesi di reclusione, più 460 euro di multa, per furto aggravato.
Leone fu tratto in arresto a marzo 2022, nel corso di uno dei servizi appositamente predisposti dall’allora Comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina, Lorenzo D’Aloia.
L’uomo, notato alla guida della propria autovettura con fare sospetto, era stato segnalato da diversi residenti in zona. Il rapido intervento dei Carabinieri di Latina aveva permesso di individuare l’auto che, alla vista dei militari dell’Arma, aveva tentato di darsi alla fuga, imboccando però una strada senza uscita, dove ha poi terminato la propria corsa.
Vistosi con le spalle al muro, l’uomo era sceso dalla macchina tentando di disfarsi di alcune targhe, risultate poi contraffatte, che sarebbero state verosimilmente utilizzate per coprire la propria fuga, e di un walkie-talkie, utilizzato, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, per contattare i propri complici, evidentemente intenti in altre azioni delittuose. Per il 34enne, il Giudice del Tribunale di Latina Aldo Morgigni aveva convalidato l’arresto e lasciato l’uomo agli arresti domiciliari.
Poco dopo aver arrestato il 32enne, i Carabinieri erano stati contattati da un uomo, appena rientrato a casa, che aveva trovato la propria abitazione a soqquadro. Da una prima ricostruzione sarebbero stati asportati, dai complici dell’arrestato, che si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce, alcuni monili in oro.
