SEDE DI CASAPOUND A LATINA: ANCORA RINVIATO LO SFRATTO

sede di Casapound a Latina
La sede di Casapound a Latina. Enel spa, lo scorso marzo, ha avviato la procedura di sfratto nei confronti dell'associazione culturale Casapound la quale risulta morosa sui canoni di affitto della sede di viale XVIII Dicembre

Latina: sarà ancora rinviato lo sfratto della sede di Casapound dopo il rinvio stabilito lo scorso mese di gennaio

In sede di tavolo tecnico tenutosi presso la Questura, d’intesa con il Prefetto Maurizio Falco, è stato stabilito che l’Ufficio Notifiche Esecuzione Protesti del Tribunale di Latina, in accordo con la società Enel, proprietaria dell’immobile ubicato in via XVIII dicembre, attuale sede di CasaPound, conceda un breve rinvio dello sfratto del citato immobile, inizialmente previsto per domani 5 aprile, anche al fine di consentire alla direzione del movimento di individuare nuovi locali.

A gennaio scorso, un altro vertice in Prefettura aveva evidenziato che, alla luce della situazione epidemiologica in corso, era indispensabile bilanciare le esigenze sottese ad una rapida ed efficace conclusione della procedura di sgombero con quelle, prioritarie, connesse alla capacità di tenuta del sistema sanitario locale. 

“Portare a termine una simile operazione – si leggeva in una nota della Prefettura – non implica solo possibili risvolti negativi sotto il profilo dell’ordine pubblico ma, rappresentando un’occasione di assembramento disordinato di persone, esporrebbe tutta la collettività ad un notevole rischio di diffusione dei contagi, con gravi ripercussioni sulle strutture ospedaliere locali, attualmente già in condizione di massimo sforzo”.

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