SAVE, REGIONE LAZIO IN CAMPO CONTRO GLI ABUSI DI GENERE NELLO SPORT

Presentazione del progetto “Donne, Violenza e Sport SAVE Lazio” e della campagna di comunicazione “La Violenza non ha sCampo”

La Regione Lazio ha presentato questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa il progetto “Donne, Violenza e Sport SAVE Lazio” e la campagna di comunicazione “La Violenza non ha sCampo”.

Attraverso questa iniziativa la Regione Lazio conferma e rafforza il suo impegno contro le molestie e gli abusi (fisici e psicologici) sulle atlete e sulle donne nel mondo dello sport, sia agonistico che amatoriale.

Il progetto, realizzato da ASSIST, Associazione Nazionale Atlete in collaborazione con Differenza Donna Ong, prevede la realizzazione di tre azioni principali:

•        attivazione di una campagna di sensibilizzazione e informazione che, coinvolgerà le associazioni sportive e le scuole della regione Lazio, attraverso degli incontri formativi gratuiti on line e in presenza;

•        creazione ed esecuzione di una campagna di comunicazione attraverso strumenti on line come i social network e siti web;

•        fornitura gratuita di un servizio di accoglienza e supporto per chi subisce molestie e abusi nel mondo dello sport nel territorio della regione Lazio. Il servizio offrirà accoglienza telefonica e in presenza, sostegno legale, psicologico e di sostegno multisettoriale

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri: Enrica Onorati, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio; Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio Regionale del Lazio; Antonella Bellutti, Bi-campionessa olimpica e Responsabile Formazione e progetti innovativi ASSIST; Stefania Spanò in arte ANARKIKKA, Illustratrice; Eva Ceccatelli, vice campionessa europea ed atleta della nazionale di Sitting Volley; Lara Lugli, pallavolista; Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere; Elisa Ercoli Presidente di Differenza Donna Ong

“La Regione Lazio si è distinta in questi anni per azioni fortemente innovative in materia di contrasto alla violenza di genere e decostruzione degli stereotipi. Alcune sono state di ispirazione a livello nazionale, come nel caso del contributo di libertà per le donne in fuoriuscita dalla violenza. Il progetto SAVE Lazio è un ulteriore passo in questa direzione, interamente dedicato al mondo dello sport. Sono troppi i casi di cronaca che in questi anni hanno animato le pagine di attualità e moltissime le voci delle donne che hanno subito mobbing e abusi in un ambito in cui gli stereotipi continuano a farla da padrone. Come istituzione abbiamo sentito la responsabilità di superare la patina dorata di un mondo che spesso è parso scevro dal dover rispettare la parità di genere e i diritti delle donne, intoccabili e inalienabili” ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati.

“Quello dello sport è un mondo ancora estremamente maschilista dove stereotipi e dinamiche violente vengono riprodotte spesso a riflettori spenti. Per questo è fondamentale fornire strumenti per far emergere molestie e abusi e creare una cultura sportiva paritaria. Con questo proposito, in Consiglio regionale, stiamo portando avanti una proposta di legge dedicata interamente alle pari opportunità nello sport. Una legge con la quale, oltre al contrasto alla violenza, cerchiamo di dare strumenti per favorire un cambiamento culturale attraverso l’educazione sportiva delle ragazze in ambito scolastico ed extrascolastico, il riconoscimento del valore professionale delle atlete in ambito agonistico e occupazionale e la formazione professionale delle donne nel settore dello sport. Questo è possibile solo attraverso un lavoro di concertazione, sensibilizzazione e responsabilizzazione nei confronti delle organizzazioni e delle associazioni sportive e non, sinergia che – come dimostra il Progetto SAVE – ove si realizza può portare grandi risultati per la vita di migliaia di donne”, ha sottolineato Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio Regionale del Lazio.

“Lo sport dovrebbe essere il contesto dove si imparano valori quali il rispetto, la lealtà, l’onestà. Un mondo dove non dovrebbero esistere abusi né molestie. Purtroppo sappiamo bene – grazie anche alle atlete che hanno trovato il coraggio di denunciare – che non sempre è stato, non sempre è così. Il progetto Donne, Violenza e Sport SAVE Lazio realizzato dalla Regione con ASSIST e Differenza Donna è dunque molto importante: perché costruisce consapevolezza e promuove quel cambiamento culturale che solo può costituire un argine alla violenza. E soprattutto perché coinvolge le nuove generazioni, ragazzi e ragazze, e gli adulti che lavorano con loro e che dovrebbero essere maestri di vita, oltre che allenatori sportivi”, ha detto la Senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.

“Peggiore della violenza sulle donne è l’indifferenza con cui la si tollera. Per rompere il silenzio dell’omertà, per tendere una mano alle vittime, per raccogliere dati che misurino il fenomeno, per aumentare la consapevolezza, nasce un’azione concreta. SAVE Lazio, Donne, Violenza e Sport saprà dare una risposta di prevenzione e assistenza ad un tema delicato e ancora trascurato nel mondo sportivo” ha dichiarato Antonella Bellutti Responsabile formazione e progetti innovativi Assist.

“Poter dar vita con la Regione Lazio ad un progetto così importante e pragmatico su abusi e molestie, per sensibilizzare il mondo dello sport, della scuola e delle famiglie, è per noi una grande gioia. Non solo perché tocchiamo un tema ancora sottovalutato, ma perché potremmo strutturare un progetto pilota non solo per l’Italia, ma per le azioni europee” ha concluso Luisa Rizzitelli Presidente Assist.

“Con gioia possiamo annunciare il rifinanziamento del contributo di libertà della Regione Lazio, rifinanziato con 516.000 euro grazie anche alle risorse del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri Come per la precedente edizione il contributo è rivolto alle donne in fuoriuscita dalla violenza,  su segnalazione dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, per un importo pari a un massimo di 5.000 euro per sostenere spese di genere abitativo (affitto, spese condominiali, utenze…), di ordine personale (spese mediche, spese alimentari…) e spese per i figli e le figlie (libri scolastici, materiale didattico, rette per la mensa, abbonamenti mezzi pubblici, farmaci e spese mediche…). Tengo a ricordare che siamo state una delle prime Regioni a introdurre il contributo di libertà per le donne in uscita da percorsi antiviolenza, divenuta poi anche misura nazionale, testimoniano la strategicità e l’importanza per creare vere e nuove opportunità di vita per le donne”.

Lo dichiara l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati durante la presentazione del progetto SAVE Lazio contro la violenza sulle donne nel mondo dello sport e della campagna di comunicazione “La violenza non ha sCampo” in sala Tevere della Regione Lazio.

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