I DISSIDENTI DI TERRACINA RINASCE: “VI DICIAMO ADDIO, ECCO PERCHÈ”

Angelo Nardoni e Vittorio Marzullo
Angelo Nardoni e Vittorio Marzullo

Le dimissioni dall’associazione Terracina Rinasce, la lettera aperta da parte dei due dissidenti Vittorio Marzullo e Angelo Nardoni

“Dopo l’avvento dell’inchiesta FREE BEACH dello scorso Luglio ed il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale, dove l’associazione contro le illegalità e le mafie Antonino Caponnetto ha avuto il suo merito per il lavoro in precedenza svolto anche dai sottoscritti in quanto militanti attivi di detta associazione, si pose il problema di cosa fare.

A Settembre, fummo chiamati da alcune persone che avevano intenzione di impegnarsi per la presentazione di una coalizione civica politicamente trasversale da destra a sinistra, la cosa ci convinse ed accettammo di impegnarci in questa iniziativa.

La prima cosa che questo comitato produsse fu il nome, Terracina Rinasce, ed il manifesto dei principi a cui l’organizzazione civica si ispirava, tale documento è ancora pubblicato sulla pagina FB del gruppo Terracina Rinasce.

Al primo comma dal titolo, chi siamo, recita: Aspiriamo al superamento delle gabbie ideologiche di destra e sInISTrA.

Al terzo comma dal titolo, cosa faremo, recita: Le parole chiave attorno alle quali orbita il nostro impegno sono: Sovranità, democrazia, legalità, trasparenza, sostenibilità ed equità sociale.

Dal racconto che segue vi renderete conto di quanto forte sia stato il tradimento di chi ha condotto l’attività, senza rendere conto, dei principi sopra descritti.

Tradimento della legalità, dopo la prima assemblea pubblica tenuta a La Fiora, dove chiamarono dal tavolo della presidenza, Vittorio Marzullo a parlare, pur senza averne fatto richiesta, in quell’occasione più volte tale intervento, incentrato sulle problematiche della legalità e della cattiva amministrazione a Terracina, venne interrotto da applausi, segno che chi dei nostri sostenitori ci seguiva approvava il lavoro fatto, tanto da sostenerlo con applausi durante l’assemblea.

Subito dopo esce un comunicato stampa a firma del segretario locale del PD ampiamente ripreso dalla stampa, che recitava:

E sotto l’incipit dell’unità è necessario sin da subito sgomberare il campo sulle modalità di esercizio della campagna elettorale che dobbiamo tutti, e sottolineo tutti, improntare sui temi centrali che riguardano la vita quotidiana di tutti i terracinesi. Nessun vessillo giustizialista o richiami a procedimenti giudiziari di varia natura, nessuna qualificazione di cattivo gusto o attacchi personali dovranno essere seguiti.

Si discusse sulla risposta da dare a questo comunicato ma il padrone non voleva rispondere, chissà perché? A questo comunicato, tanto è che la riunione decise per una risposta che lo stesso fece in modo incomprensibile e vuota.

In seguito scrissi un post sulla legalità, inviato alla pagina FB del gruppo Terracina Rinasce, post che non viene dagli amministratori del gruppo pubblicato, dopo due giorni fui chiamato dal Dott.

Maurizio Recchia e mi dice che il mio post non è stato pubblicato perché di legalità in questa campagna elettorale non si deve parlare, bisogna parlare dei problemi di Terracina, tradendo così i principi costitutivi dell’associazione.

Il 31 Marzo scorso si è tenuta un’assemblea pubblica di Terracina Rinasce, in tale circostanza intervenne ancora Vittorio Marzullo e parlò nuovamente di legalità, l’intervento fu applaudito più volte dai presenti e l’oratore propose di far approvare dall’assemblea un documento in cui si condannavano le affermazioni dei giorni precedenti dell’On. Procaccini, rivolte nei confronti dei

Magistrati di Latina, e che esprimesse invece solidarietà ai medesimi Magistrati ingiustamente attaccati solo per propaganda política.

Tale proposta fu molto acclamata dai numerosi partecipanti all’assemblea ma nulla è scaturito da parte della presidenza dell’assemblea gestita e diretta dai Signori D’Ettorre Antonio e Maurizio Recchia.

Per quanto attiene al tradimento del principio del superamento delle gabbie ideologiche da destra a sinistra e della democrazia, contenuti entrambi nella carta dei principi dell’associazione, abbiamo purtroppo registrato che nel corso dei mesi molte persone, con autonomia cerebrale e di pensiero diverso dai detentori della verità, sono state costrette ad abbandonare il campo e dimettersi dall’associazione, facendo diventare l’associazione stessa una specie di fico secco, sempre più identificata come struttura politicamente di sinistra, rinunciando così a svolgere quel ruolo di struttura pluralista al servizio della collettività terracinese. Tra le altre cose abbiamo appreso in questi giorni che gli esodati avevano osato proporre un documento in cui si chiedeva l’elezione di un organismo dirigente ed una segreteria, aimè troppo democratica la cosa e quindi non si è fatta.

Senza stare a dilungarci troppo, basta leggere cosa dice il sig.r Santoro Roberto, appartenente al cerchio magico di Terracina Rinasce, che nel rispondermi su wz rispetto ad una proposta di candidatura a Sindaco fatta da Angelo Nardoni scrive:

Il candidato da loro proposto era una persona di centro destra, già candidato con la lista

Sciscione nelle vecchie amministrative del 2020 ed a loro riconducibile.

E se….dico se, le indicazioni attuali della piazza non sono errate ancora per questa tornata delle amministrative del 2023 in loro quota.

NOTA IMPORTANTE: A mio avviso persona degna e preparata, ma sicuramente non per questa coalizione. (Allego screenshot).

ALLA FACCIA DELLA TRASVERSALITÀ DA DESTRA A SINISTRA.

Democrazia: come detto lo scorso Venerdi 31 Marzo si è tenuta un’assemblea pubblica di Terracina Rinasce, alla fine di tale assemblea parlando di candidature a sindaco si ci da appuntamento ad una nuova assemblea entro uno massimo due giorni, subito dopo l’incontro con gli altri partiti, (D’Ettorre che chiude i lavori dell’assemblea).

Il sabato mattina apprendiamo dalla stampa, che riportava un comunicato del segretario del PD locale, in cui faceva presente che l’incaricato a fare il candidato Sindaco era Fabrizio Di Sauro, da circa quarant’anni assente da Terracina, e che la sera stessa ci sarebbe stata la presentazione nella sede del PD.

Questo nome nelle nostre riunioni ed assemblee non è mai stato fatto, la nostra delegazione è andata alla riunione con il mandato di rappresentare la candidatura della Professoressa Paola Salvadori, donna capace, di cultura, di spessore, esperienza di Dirigente scolastico a Firenze, nessuno ci ha neanche spiegato se questa proposta è stata fatta e ne quali sono state eventuali obiezioni politiche da parte dei partiti.

Oltre alla delegazione trattante solo una persona di T. R. è stata degna di essere invitata alla presentazione del candidato, mentre foltissima era la delegazione del PD a partire dalla pesante, politicamente, presenza dell’On. Vincenzo Recchia.

A fronte di tutto questo abbiamo chiesto in diversi militanti la convocazione dell’assemblea che doveva tenersi entro uno o massimo due giorni, ma nessuno per giorni ci ha risposto, poi ci hanno detto dopo Pasqua, ora è passata anche la settimana dopo pasqua e di convocare l’assemblea non si parla neanche più.

Ora c’è da precisare che nei confronti di Vittorio Marzullo nel frattempo è scattata una seconda censura, infatti un secondo post, che non parlava più di legalità, ma dei problemi della città, è stato censurato e questa volta non ha chiamato neanche il padrone di T. R. per dare spiegazioni, inoltre sempre nei confronti di Vittorio Marzullo durante una discussione su FB il Dott. Maurizio Recchia interveniva una sola volta per dire la seguente frase: ADESSO MI HAI ROTTO IL CAZZO, ORA TI CACCIO. Rivelando così fino in fondo la concezione di democrazia che lo pervade e con quale spirito egli è entrato a far parte di Terracina Rinasce. Io sono il padrone ed o fai come dico io oppure ti caccio, concetto che in altri termini, altri appartenenti al cerchio magico nei giorni a seguire hanno ripetuto sulle pagine social.

Evidentemente, chiedere di esercitare la democrazia per questi signori è troppo. Che un signor nessuno debba essere valutato, chiunque esso sia, dall’assemblea, non per quanto è bello o meno, ma se rispetta i criteri stabiliti a monte.

Ci era detto che il candidato sindaco sarebbe stato un civico ed invece ci troviamo di fronte un uomo che ha svolto le mansioni di direttore nella compagnia dei Lepini, neanche sulla base di un regolare concorso, ma sulla base di un rapporto fiduciario, da una compagnia dei Lepini governata dall’allora chissà quale P PP oggi PD nella persona dell’ex sindaco di Sezze, e poi noi ci lamentiamo dell’Amici, almeno l’Amici ha fatto un concorso regolare ed ha vinto anche un ricorso che gli era stato fatto contro.

Sono quarant’anni che non vive a Terracina, quando parla dimostra un’ approssimazione disarmante della conoscenza dei problemi della nostra città.

E per di più, tutto questo ben di Dio ci viene propinato calpestando la carta costitutiva della nostra associazione.

Ci vogliono far passare per forcaioli, per quelli che non siamo, che non sanno affrontare e dare soluzione ai problemi della città, perché parliamo troppo di legalità. Facciamo noi una domanda a voi, ma sapete di cosa si parla quando si parla di legalità?

Parlare di un appalto come quello del cimitero, ve lo portiamo ad esempio, significa parlare di un appalto di importo pari ad 1.400.000,00 euro, pagati alla ditta già 1.200.000,00 euro, la quale a questo punto ha badato bene di andarsene con il malloppo, e mancano ancora da realizzare per terminare l’appalto : Rifiniture delle cappelle di famiglia e delle tombe, i cittadini che avevano pagato fior di decine di migliaia di euro hanno dovuto prendersi tombe e cappelle senza rifiniture, hanno dovuto completare i lavori a loro spese, mancano da fare ancora: Terzo parcheggio, attualmente ancora sotto sequestro NIPAF perché in mezzo al materiale usato c’era materiale pericoloso, intero impianto di illuminazione, intero impianto di video sorveglianza, abbattimento barriere architettoniche, ascensore ecc. ecc.

Quando si parla di mala amministrazione e non siete capaci di riempire questa parola di contenuti questo potrebbe essere un contenuto? Oggi il commissario ha dovuto fare una ordinanza di estumulazione forzata per fare spazio a chi ci lascia altrimenti non si sa dove mettere i defunti.

Non significa mettere il dito su un problema urgente? Non significa dire fate una nuova gara d’appalto per terminare i lavori?

E così via per il Monte Cucca e per Il treno ad esso collegato, per il piano di viabilità al centro storico alto (ascensori e parcheggio multipiano), per il porto e così via dicendo.

A chi si è fatto paladino nei nostri confronti di delegittimazione definendoci giustizialisti, senza senso e senza confronto, devo dire a partire da chi ha firmato un comunicato stampa e chi subdolamente lo ha seguito, che se lui è stato così sfortunato da partecipare ad un concorso ASL e lo ha vinto ma questo concorso è stato stracciato dalla magistratura, mica è colpa nostra se lui è stato così sfortunato. Noi in quanto dirigenti ed attivisti dell’associazione per la lotta alle mafie ed alle illegalità Antonino Caponnetto, avendo chiesto ed ottenuto dalla segreteria nazionale di costituirci parte civile in quel processo abbiamo fatto il nostro dovere perché lo abbiamo fatto contro Moscardelli come Contro Maietta senza distinzione di partito o di persone. Per cui se sei stato coinvolto in queste vicende ci dispiace, nulla di personale, ma chi ha sbagliato deve pagare secondo quando la legge prevede.

Così, come per altri autorevoli dirigenti dello stesso partito a livello locale è valsa la stessa cosa ai tempi suoi, non è soffocando le voci libere che si esce dal guado.

A chi sarebbe dovuto starci vicino, sostenerci, e continuare a battagliare a favore della legalità per amministrare bene, e non lo ha fatto per meschini calcoli politici, nella migliore delle ipotesi, ed ha tentato di usarci come specchietto per le allodole nelle assemblee di Terracina Rinasce, dopo essersi rinnegato rispetto a quanto stabilito dal manifesto dell’associazione in materia di legalità, giustizia, democrazia, trasversalità politica o pluralismo, che lo scherzo per loro è stato bello finchè è durato.

Ora basta.

Per tutti questi comportamenti incomprensibili contro i principi del manifesto di T. R. che riteniamo un vero e proprio tradimento, vi diciamo addio.

Siamo profondamente dispiaciuti per tante persone che come noi hanno creduto in un progetto e che per colpa di arrivismo e sete di potere è stato tradito. Auspichiamo che anche loro aprino gli occhi in tempo.

Per nostra fortuna, noi, abbiamo aperto gli occhi in tempo, per nostra fortuna non saremo più lo specchietto per le allodole di nessuno”.

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