HOTEL GROTTA DI TIBERIO, IL PRIMO ROUND AL CONSIGLIO DI STATO SENZA SOSPENSIVA DELLA DEMOLIZIONE

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Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato
Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato

Hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga: al Consiglio di Stato si è discusso il ricorso dei proprietari della struttura

Lo scorso aprile, il Tar di Latina si è pronunciato respingendo il ricorso (discusso lo scorso 22 marzo 2023) della Chinappi Aldo Erasmo & C. Società in Accomandita Semplice che chiedeva l’annullamento dei provvedimenti finalizzati alla demolizione del noto albergo “Grotta di Tiberio”.

Una sentenza contro la quale la stessa proprietà, come prevedibile, si è appellata facendo ricorso e tornando davanti al Consiglio di Stato il quale, a novembre 2022, aveva accolto il ricorso presentato dalla stessa Chinappi Aldo Erasmo & C s.a.s., proprietaria dell’Hotel Grotta di Tiberio, assistita dagli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Alfonso Celotto, contro la prima sentenza del Tar di Latina. Il tribunale amministrativo , nel settembre precedente, aveva rigettato il ricorso di domanda cautelare di annullamento del provvedimento in autotuela della concessione edilizia dell’albergo, datata 1992, e dei permessi a costruire del 2004 e del 2005.

In questo budello di ricorsi e contro ricorsi, ad ogni modo, si dovrebbe essere arrivati alla fine. Oggi, infatti, il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva del provvedimento di demolizione dell’albergo e ha rinviato all’udienza di merito fissata a novembre.

Come noto, a maggio 2022, il Comune di Sperlonga aveva ordinato la demolizione dell’hotel del suocero del Sindaco di Sperlonga, Armando Cusani. Il complesso è appartenuto per un periodo di tempo anche all’attuale primo cittadino, che è stato anche processato, ottenendo una prescrizione, per il reato di lottizzazione abusiva contestata a lui e al suocero. La commissione istruttoria, nominata il 30 marzo dal Comune di Sperlonga, per via di una determina del Responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Demanio del Comune di Sperlonga, l’ingegner Pietro D’Orazio, aveva avuto il compito di valutare i due permessi a costruire, di cui il secondo in variante, risalenti al 2004 e al 2005, e la concessione edilizia del 1992.

Successivamente, il 17 maggio 2022, il Comune aveva notificato un provvedimento (recante la data del 9 maggio) che annulla concessione edilizia e i due permessi a costruire, fissando in 90 giorni di tempo la demolizione dell’intero corpo fabbrica dell’albergo.

Da qui è iniziato il girone delle carte bollate che dovrebbe arrivare alla fine il prossimo novembre.

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