COSTRINSE UNA GIOVANE DISABILE A UN RAPPORTO SESSUALE: IN AULA LA TESTIMONIANZA DELLA MADRE

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Violenza sessuale su una giovane disabile: si è svolta un’udienza del processo che vede sul banco degli imputati un 26enne

Alla sbarra, davanti al III collegio presieduto dal giudice Mario La Rosa, c’è un giovane di 26 anni, I.B. (di cui vengono messe solo le iniziali per tutelare la vittima), originario della Costa d’Avorio, che il 12 agosto 2020, secondo la Procura di Latina, avrebbe abusato di una ragazza disabile a Latina.

L’accusa, rappresentata in aula dal pubblico ministero Andrea D’Angeli, imputa al 26enne ivoriano di aver approfittato della condizione della vittima, costringendola ad atti sessuale e un rapporto completo. Il 26enne, secondo le indagini dei Carabinieri di Latina coordinati dal sostituto procuratore Antonio Sgarella, avrebbe costretto la vittima all’atto sessuale, appartandosi con lei contro la sua volontà.

In aula, chiamata a testimoniare, c’era la madre della vittima, difesa dall’avvocato Codastefano, che ha ripercorso la vicenda, spiegando i traumi derivanti da essa. Un racconto difficile e drammatico durato circa quaranta minuti.

Il processo è stato rinviato al prossimo 21 novembre. L’imputato si trova al momento a piede libero.

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