CONFERENZA DEI SINDACI SULLA SANITÀ, L’EX SINDACO AL PRIMO CITTADINO DI CORI: “SFRUTTI QUESTA GRANDE OPPORTUNITÀ”

PPI-di-Cori
Ex Punto di Primo Intervento di Cori

Conferenza dei Sindaci della Sanità, la lettera aperta al Sindaco di Cori da parte dell’ex primo cittadino Tommaso Bianchi

“Sono venuto a conoscenza – scrive l’ex sindaco Bianchi rivolgendosi direttamente al primo cittadini di Cori, Mauro De Lillis – che lunedì si svolgerà la Conferenza dei Sindaci della Sanità e con l’occasione mi sento in dovere di sollecitare un fattivo intervento, che comunque sicuramente è già nelle sue corde, a favore del nostro Ospedale di Comunità.

Ad oggi è un gran parlare di Ospedali della Comunità di Case della Salute tutte in divenire e nei programmi a mio parere parecchi lenti, che l’Amministrazione Regionale guidata da Rocca sta mettendo in campo.

Lei domani ha una grande opportunità, che è quella di comunicare a tutti i Sindaci dei 33 Comuni della Provincia di Latina, che nella nostra Città esiste dal 2002 l’unica struttura ancora oggi denominata come tale ed istituita dal Ministero della Sanità nel Piano Sanitario Nazionale 2006/2008 anche se qualche volta sembra dimenticarlo la nostra Regione e financo la ASL di Latina.

Trattasi quindi di una struttura gestita dai medici di assistenza primaria del luogo, dedicata all’attuazione di cure domiciliari in ambiente protetto, unico e mai più replicato esempio di questo tipo nella Regione Lazio.

Tale struttura Ospedaliera viene utilizzata in alternativa all’assistenza domiciliare integrata, sia laddove questa non è stata organizzata, sia nei casi in cui non esiste una famiglia dell’utente che possa supportarlo, sia nei casi che si renda necessario un intervento più continuativo nella fase acuta della malattia troppo oneroso per la famiglia. Il modello a cui si ispira è quello del patient oriented attraverso un’organizzazione funzionale degli spazi simile a quello domiciliare: camere con due posti letto con bagno, sale di soggiorno, apertura della struttura a parenti e conoscenti con orari flessibili e adeguati alle esigenze, ma ecco qui l’aspetto più importante, il paziente è ricoverato e curato dal proprio medico di famiglia per un problema sanitario specifico, per un bisogno di assistenza, quindi, momentaneo, e il piano terapeutico, infine, è condiviso dal paziente, al quale viene assicurato un sostegno psicologico.

Tutto questo già è in funzione a Cori sebbene in maniera ridimensionata rispetto all’inizio quando ospitava 24 posti letto (ad oggi ne sono occupati soltanto otto) per patologie croniche (cardiocircolatorie, diabete, vascolari e oncologiche) e malattie infettive, dove l’assistenza non è specialistica ma continuativa, mentre l’assistenza infermieristica è garantita tutt’ora 24 ore su 24.

Veniamo al dunque, non è più il momento di attendere e colga l’occasione da Sindaco, di rivendicare l’esigenza che venga dato atto e concretezza all’aspirazione ingenerate ed alle attese che i cittadini hanno riposto nell’amministrazione Rocca rispondendo con grande generosità nelle ultime elezioni regionali.

Non si faccia convincere dalle “sorti magnifiche e progressive” o dai “disegni di un più ampio respiro” che i suoi interlocutori sicuramente metteranno in campo alle sue richieste.

Proponga invece, se lo ritiene condivisibile, un rilancio ed un impiego totale dell’Ospedale di Comunità a far da catalizzatore di un territorio più vasto, attraverso la frazione di Giulianello, Rocca Massima e Norma è perché no, trovare forme d’intesa con la vicina Cisterna di Latina per assicurare anche un filtro alle lunghe attese dei nostri pazienti, perlopiù anziani presso l’ancora inaccessibile Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti.

Soltanto in questo modo e con questo traino sarà possibile, perché no affrontare e risolvere il nodo del Punto di Primo Intervento sito nella stessa struttura.

Sarebbe quindi gioco forza far funzionare gli ambulatori annessi già dotati della strumentazione necessaria ed infine, importantissimo sarebbe l’abbandono dell’infausta esperienza del PAT che così verrebbe trasformato in un vero e proprio Punto di Primo Intervento funzionante 24 ore al giorno con presidio medico di supporto all’Ospedale di Comunità e più in generale al servizio della popolazione del bacino di utenza.

Sarebbe il primo della Provincia di Latina ad essere riaperto nelle condizioni pre-covid !

Spero che questa mia idea trovi almeno l’attenzione della sua competente persona al fine di valutare la possibile applicazione di ciò che sarebbe una qualificante ed originale esperimento effettivo di Politica Sanitaria Territoriale.

La scelta di riconversione dell’allora piccolo “Ospedale Santa Maria della Salute” venne pensata nel 2000 e realizzata con l’inaugurazione del 23 Aprile del 2002 con la fattiva partecipazione al progetto della ASL di Latina ma, soprattutto con l’idea guida dell’Amministrazione Comunale di Cori del tempo che ebbi modo di presiedere in qualità di Sindaco, fino al 2006, con l’intero Consiglio Comunale, con il Comitato in difesa dell’Ospedale e soprattutto con l’adesione convinta della popolazione corese.

Conto fortemente sulla sua volontà di essere convincente su questi temi e soprattutto di fare presto in quanto non abbiamo più necessità di promesse o di progetti a lungo termine. Il futuro è adesso”.

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