Salvaguardare il patrimonio pubblico e il diritto dei cittadini a poter accedere liberamente al mare, lo dichiara in una nota la consigliera regionale Gaia Pernarella
“Voglio augurarmi che l’imminente approvazione del Piano di Utilizzo degli Arenili, in aula consiliare, sia preceduta da un’ampia discussione ed un ampio dibattito, sia sul Piano preliminare adottato in Giunta che sui PUA redatti dai singoli Comuni. Solo in questo modo riusciremo ad ottenere una quadra e redigere un documento organico e che tenga conto, al tempo stesso, delle necessità di tutti i territori, i quali hanno caratteristiche e bisogni differenti”.
Così la consigliera Gaia Pernarella nel corso della Commissione Sviluppo Economico che ha visto l’audizione dell’Assessore Orneli e dei sindaci del litorale nord del Lazio, in merito all’approvazione del Piano regionale di utilizzazione delle aree del demanio marittimo.
“Sono ancora tante le questioni da risolvere – ha continuato Pernarella – tra queste l’individuazione della percentuale minima da destinarsi a pubblica fruizione, evitando il ricorso a concessioni o a convenzioni in determinati tratti di litorale e un maggiore controllo sugli arenili che invece vengono affidati ai privati. Due necessità fondamentali che sono emerse particolarmente nella passata stagione estiva, in cui abbiamo assistito ad una drastica riduzione dei tratti costieri completamente liberi e riservati all’utilizzo dei cittadini in quanto i Sindaci, trovandosi per la prima volta davanti alla difficoltà di gestire le spiagge hanno preferito affidare tutto ai privati, senza peraltro effettuare controlli anche a causa della carenza di personale”.
“Il Lazio ha tutte le caratteristiche per puntare sul turismo balneare, considerato anche l’elevatissimo numero di comuni che affacciano sulla costa – ha concluso la consigliera del Movimento 5 Stelle – e proprio per questo c’è bisogno di dare organicità agli interventi e voce ai territori, salvaguardando prima di tutto il patrimonio pubblico e il diritto dei cittadini di poter accedere liberamente al mare”.