VARIANTE Q3, RICHIESTE INEVASE E DINIEGHI A ELIMINARE I VINCOLI: IL BUBBONE DI UN CENTRO COMMERCIALE QUASI PRONTO

Variante Q3 a Latina: la commissione revocata acuisce i dubbi sulle tre strutture medie di vendita. E spuntano richieste e documenti

Al di là delle smentite politiche, la questione del centro commerciale che dovrebbe sorgere a ridosso della SS Pontina, poco prima del ponte blu (per chi è di Latina), è ancora più spinosa di quello che sembra. Senza contare l’indagine della Procura di Latina che non risulta essere terminata.

Innanzitutto, poco prima della commissione poi revocata dalla Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Latina, Floriana Coletta, consigliera comunale d’opposizione di Latina Bene Comune, è pervenuta al Comune di Latina e al Sindaco Matilde Celentano una puntuta richiesta di verifica da parte di alcuni operatori commerciali della zona.

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Un documento che Latina Tu è riuscito a consultare e in cui si prende atto dei titoli unici 13/2021 e 6/2022 che autorizzano due superfici di vendita rispettivamente di 1374 metri quadrati e di 1900 metri quadrati.

La missiva chiede a Sindaco e organi tecnico-amministrativi, compreso il Suap e il direttore generale Agostino Marcheselli, di “verificare, relativamente all’intervento in corso di realizzazione all’angolo tra la Via del Lido e la Via Ferrazza, il rispetto delle norme in materia di edilizia, urbanistica, viabilità e sicurezza stradale“.

Lunga è la lista. Eccola qui: che non siano state violate rispettate le destinazioni d’uso urbanistiche previste dalla vigente strumentazione attuativa; che sia stata rispettata la quantità di standard pubblici (parcheggi e verde pubblico) da cedere in esecuzione del DM 1444/68; che sia stato eventualmente monetizzata la quantità di standard non reperita; che il computo della monetizzazione sia stato effettuato secondo quanto disposto dalla DCC n° 68/2013 del 28/10/2013; che siano state rispettate le distanze dai confini in tema di vincolo di protezione stradale; che siano stati acquisiti e dovuti pareri ed autorizzazione ad eseguire i passi carrabili provvisori concessi; che siano stati concessi in via definitiva i passi carrabili; che sia stato rispettato il regolamento viario comunale in tema di accessi; che siano state acquisite le autorizzazioni necessarie agli attraversamenti e agli allacci; che sia stato calcolato in sede di approvazione della DGM 89/2021 il contributo straordinario dovuto ex art 16, c.4, lett. d-ter del DPR 380/01; che il contributo straordinario sia stato calcolato cosi come disposto dalla DCC n° 51/2020 del 22/09/2020; che siano state cedute le aree pubbliche necessarie alla dotazione di standard; che sia stata rilascia autorizzazione per il taglio della preesistente area boscata tutela dalla legge forestale; che sia stato quantificato il risarcimento dovuto; che sia stato eseguito il risarcimento dovuto.

Ma al di là delle richieste legittime di cittadini e imprenditori, uno degli aspetti ancora poco chiari della questione è rappresentato dal fatto che, nel 2021, un documento dell’allora segretario generale del Comune di Latina, Rosa Iovinella, ha rigettato la proposta di deliberazione che proponeva l’eliminazione del vincolo di destinazione d’uso alberghiero all’interno dell’area Q3 dove a breve – alcuni rumors fissano la data di apertura nella seconda metà del mese di novembre – sorgeranno le tre strutture, praticamente un nuovo centro commerciale.

Iovinella, peraltro, considerata l’indagine del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, che poi archiviò, costituì un gruppo di lavoro ad hoc, proprio per dirimere la questione e analizzare la proposta di eliminazione di vincolo di destinazione d’uso proposto della Dirigente “Politiche di Gestione e Assetto del Territorio”, Eleonora Daga.

Ebbene, l’allora segretario generale Iovinella respinse la proposta di “cambio di destinazione d’uso”, non ritenendo sufficiente il cosiddetto “ordinato sviluppo del territorio”, richiamato nella proposta. L’ordinato sviluppo del territorio, infatti, non rappresentava un elemento bastevole a motivare una variante quale è quella del Pianto Particoleraggiato Q3. E in più non è sufficiente neanche la motivazione per cui una variante del genere consentirebbe la cessione di ulteriori aree a standard di parcheggi pubblici.

La motivazione della proposta di eliminazione del vincolo, almeno nel 2021, era ancora carente. E a leggere le motivazioni di Iovinella furono non solo la dirigente, ma anche l’allora sindaco di Latina, Damiano Coletta, l’assessore Francesco Castaldo e la vice-sindaca Maria Paola Briganti.

Poi, come ciascuno ormai sa, qualcosa deve essere cambiato con i permessi a costruire ottenuti dal privato nel 2022.

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