UCCISO DOPO LA LITE PER I GUSCI D’ARACHIDI: CONTESTATO AL 17ENNE DI FORMIA L’OMICIDIO PRETERINTENZIONALE

Giovanni-Sasso
Giovanni Sasso

È figlio di due commercianti formiani il minorenne accusato dell’omicidio di Giovanni Sasso, morto per averlo rimproverato

È morto nel giugno dell’anno scorso (2023), dopo otto giorni di ricovero in ospedale, Giovanni Sasso, l’imprenditore di 48 anni di Cellole (Caserta), ridotto in fin di vita dopo un lite avuta con un minore di 17 anni. Sulla vicenda, avvenuta a Cellole, era stata subito aperta un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere per lesioni gravissime. Successivamente i Carabinieri hanno denunciato il minore e la competenza è passata alla Procura dei minori, che ora ha modificato il capo di imputazione in omicidio preterintenzionale.

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca hanno confermato che tra il 48enne è il minore, lo scorso 9 giugno 2023, c’e stata una lite in strada dopo che l’imprenditore aveva rimproverato l’adolescente, in compagni di suo zio, perché stava gettando i gusci di arachidi a terra, proprio davanti alla concessionaria d’auto di cui era titolare.

Il 17enne ha reagito e i due hanno iniziato a spintonarsi, fin quando, complice un pugno scagliato dal ragazzo verso l’uomo, il 48enne è caduto battendo con la testa a terra. Portato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, il 48enne è apparso subito gravissimo per una frattura alla base cranica. Dopo giorni di lotta e agonia, Giovanni Sasso è morto.

Il minorenne, figlio di due commercianti che operano nel quartiere di Santa Croce a Formia, difeso dall’avvocato Di Matteo, è stato denunciato alla Procura dei Minorenni che, ora, ha chiuso le indagini a suo carico. In attesa dell’inizio del processo, il legale ha presentato al Tribunale di Cassino la richiesta di messa alla prova per il giovane.

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