PARCO DEL CIRCEO: DAINI E CRISI ISTITUZIONALE AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA

Ente parco
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Daini e Parco Nazionale Circeo: presentata un’interrogazione parlamentare sulla crisi istituzionale che sta vivendo l’Ente

“Non è che ci siamo addormentati – scrive in un post il consigliere comunale di Ponza e giornalista Piero Vigorelli – Siamo sempre vigili e ogni giorno monitoriamo quello che fa il Parco. Vi diciamo che per la terza volta il Parco ha prodotto un “avviso pubblico” per l’indicazione di una terna di candidati a Direttore del PNC, da sottoporre al Ministro dell’Ambiente, che aveva bocciato i due precedenti “avvisi” per irregolarità varie e macroscopiche. Vi possiamo anche dire che il Ministero è piuttosto scocciato per le figuracce del Parco sulle terne per il direttore, per i dissidi interni al Direttivo, per le dimissioni del Presidente, per le polemiche sulla mattanza dei daini che hanno visto molte associazioni ambientaliste e animaliste chiedere il ritiro dei bandi per le adozioni, – che adozioni proprio non sono. Tira una brutta aria per il Parco e al Ministero non si esclude di azzerare tutto e di rinnovare per intero Presidente, Consiglio Direttivo e direttore. Anche la “politica” non si ferma e ne è prova un’interrogazione al Senato della Repubblica presentata da Francesco Giro (Forza Italia), uomo di cultura, già sottosegretario ai Beni Culturali. L’interrogazione è molto precisa. Ricorda la crisi istituzionale e le figuracce del Parco. Bolla i bandi per le adozioni a scopo alimentare e venatorio perché “segnano inequivocabilmente il destino degli animali.

Queste le richieste del senatore Francesco Giro al Ministro per la Transizione Ecologica (ex Ambiente): “soprattutto scongiurando che non siano riproposti dirigenti apicali che nell’ultimo decennio non hanno dato migliore prova” – un chiaro riferimento all’ex Presidente Gaetano Benedetto e all’ex direttore Paolo Cassola; revoca in autotutela dei bandi per le adozioni a scopo alimentare e venatorio, che portano all’uccisione dei daini; modifica dell’avviso per la formazione degli operatori del Parco, “cancellando la previsione dell’abbattimento diretto” dei daini;- modifica delle pesanti condizionalità che rendono impraticabile l’adozione “a scopo ornamentale”.

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