OMCIDIO MURATOVIC, PARLA IL FRATELLO: “ERA USCITO CON LA FIDANZATA E UN AMICO”

Leonardo Muratovic
Leonardo Muratovic

Omicidio Muratovic: a parlare il fratello di Leo, il giovane pugile apriliano ucciso davanti al locale della movida di Anzio

Accoltellato all’addome e morto poco dopo il ricovero all’ospedale “Riuniti” di Anzio, Leonardo Muratovic è il caso che sta facendo discutere tutta Italia. Tante le ipotesi messe in piedi anche da versioni dei fatti che, al momento, hanno dell’immaginifico: come, ad esempio, il regolamento di conti tra gang.

È molto probabile, invece, che l’omicidio di Muratovic sia nato per futili motivi nell’ambito di una movida violenta qual è quella del litorale sud-capitolino tra Anzio e Nettuno. A fare da cornice drammatica alla tragedia di un 26enne morto accoltellato, c’è anche la reazione del padre, Fahrudin Muratovic che, in un raptus, di fronte al Commissariato di Anzio, ha pugnalato a sua volta i due buttafuori del Bodeguita Beach, chiamati a sommarie informazioni dai poliziotti e considerati dalla famiglia Muratovic come inattendibili. Il locale è stato chiuso dalla polizia, così come la gelateria Biolèe davanti alla quale Leonardo si è accasciato dopo essere stato accoltellato.

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A dire di più è il fratello minore di Muratovic, Daniel, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a AdnKronos e Il Messaggero.

“Mio fratello – dice Daniel Muratovic – è uno che portava il sorriso anche quando non lo avevamo, quando eravamo tristi. Era felice, un ragazzo educato, se serviva una mano aiutava il più debole, che se aveva un euro in tasca lo donava e restava senza. Nel momento più buio Leonardo arrivava portando allegria, era il sole nel buio. Ultimamente mi aveva detto di star meglio, di sentirsi bene, che la sua vita stava migliorando, che aveva iniziato a credere in Dio, che era contento, che si era fidanzato. Lavoricchiava, stava a casa con mamma e papà. Era felice e con il sorriso lo hanno portato via”.

Il fratello, poi, dà anche la sua opinione sulle dinamiche che hanno portato alla morte del fratello, sostenendo, intervistato da Il Messaggero, che “gli addetti alla sicurezza non lo avrebbero protetto, limitandosi a farlo uscire dal locale nel quale si trovava, perché non volevano problemi, consegnandolo di fatto al suo aggressore“.

Era uscito con il suo migliore amico e la fidanzata – dice il fratello minore – e stava trascorrendo una serata come tante sulla Riviera Mallozzi”.

Per quanto riguarda la reazione del padre, finito arrestato dopo i due fendenti che hanno mandato all’ospedale i due bodyguard (entrambi sono fuori pericolo e non rischiano la vita): “È molto malato e ha perso un figlio“. Tuttavia, sulla versione di “Leo” invischiato in brutti giri, Daniel Muratovic è categorico escludendo frequentazioni pericolose: “Si era avvicinato alla religione e intrapreso un percorso di riflessione profonda”.

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