LATINA, IMPIANTI ABC. PER SEGRETARIO GENERALE MOZIONE CENTRODESTRA ILLEGITTIMA

Consiglio comunale di Latina
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Consiglio comunale a Latina: la mozione per annullare gli impianti rifiuti di Abc definita improcedibile dal Segretario Generale

In un’assise iniziata tra rose e fiori votando all’unanimità il sostegno al popolo ucraino così come stabilito dall’ordine del giorno di Coletta, si è finiti con una gaffe e un’accesa diatriba sulla ammissibilità o meno della mozione firmata da Pagliari, Celentano, Chiarato, Valletta, Belvisi, Fanti e Di Cocco.

Una coda di consiglio comunale non prevedibile se si considera come era iniziata, con il centrodestra che ha ritirato la sua mozione – firmata da Celentano, Di Cocco, Chiarato, Antonnicola, Fanti – per il popolo ucraino proprio per votare tutti compatti l’ordine del giorno del Sindaco di Latina. E, inoltre, con la scelta, anch’essa unanime, di destinare il gettone di presenza della seduta consiliare in favore degli ucraini. 

Un breve antipasto della polemica si era avuto con gli scambi di interventi dei consiglieri sulla richiesta di un Consiglio Comunale da parte del centrodestra finalizzato a discutere della delega ad ABC, stabilita dalla delibera della Giunta Coletta disposta in data 11 febbraio, per partecipare all’Avviso M2C.1.1/1.1. — Linea di Intervento Miglioramento e Meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e all’Avviso M2C.1.1/1.1. e Linea di intervento B: Ammodernamento (anche in ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata – da finanziarsi con fondi del PNRR – delle proposte progettuali stazioni di trasferenza“. In sintesi: circa 20 milioni di Fondi Pnrr da chiedere al Ministero per l’impiantistica e la digitalizzazione sul lato dei rifiuti pontini.

Simona Manzo

Tuttavia, è stato l’ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio, ossia la mozione che chiedeva l’annullamento della delibera dell’11 febbraio, a scatenare la polemica. La Segretaria Generale Simona Manzo è stata sin da subito chiara: la mozione non può essere discussa in Consiglio poiché è improcedibile in quando al massimo si poteva chiedere la revoca. Una gaffe, tanto che, probabilmente, gli assenti tra i banchi del centrodestra, tra cui l’ex sindaco Zaccheo, hanno tirato un sospiro di sollievo a non essere presenti.

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A provare a metterci una pezza è stato il primo firmatario della mozione, il leghista Alessio Pagliari, che ha chiesto se l’atto potesse essere emendato con la sostituzione della parola “annullamento” con “revoca”.

Si trattava di annullare una delibera di Giunta che approvava gli studi di prefattibilità per quattro stazioni di trasferenza, ovvero di stoccaggio temporaneo dei rifiuti fra cui l’indifferenziato e l’organico proveniente dalla raccolta della frazione umida. Le capacita di accumulo previste nelle rispettive stazioni di trasferenza sono: 80 tonnellate al giorno per l’umido/organico; 120 tonnellate al giorno per l’indifferenziato; 50 tonnellate al giorno multi-materiale; 50 tonnellate al giorno per carta e cartone.

Nello studio di prefattibilità ambientale di questo progetto – ricordavano nella mozione i consiglieri di centrodestra – è riportato che: “… in fase di esercizio, invece, alcuni minimi impatti sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini potrebbero derivare unicamente dalla formazione di odori…“. Per il centrodestra, quindi, le opere che Comune di Latina e Abc intendono finanziare con i fondi Pnrr hanno un impatto ambientale non trascurabile sull’attuale sito di Borgo San Michele.

Ad ogni modo, alla possibilità di emendare la mozione, è stata la consigliera di Lbc Valeria Campagna, seguita dalla consigliera di Fare Latina Annalisa Muzio e dal Sindaco di Latina Damiano Coletta (e poi tutti i capogruppo della maggioranza), a chiedere al centrodestra – ovvero ai firmatari della mozione Pagliari, Celentano, Chiarato, Valletta, Belvisi, Fanti e Di Cocco – di ritirare l’atto.

Il consigliere comunale Pagliari, primo firmatario della mozione, ribandendo di non voler ritirare la mozione, ha spiegato che l’atto non presuppone di perdere la possibilità dei Fondi Pnrr da 20 milioni di euro per Latina, piuttosto intende evitare che ci siano problemi in fase di autorizzazione ambientale.

Alla fine, mozione non ritirata, emendata, ma bocciata dalla maggioranza.

Dopo il Consiglio Comunale la maggioranza ha rilasciato una nota sull’accaduto.

“Le discussioni in consiglio comunale – hanno scritto congiuntamente i consiglieri comunali di LBC, PD, Per Latina 2032, M5S, Riguarda Latina, Forza Italia e Fare Latina – non sono mai inutili. Perché l’aula consiliare è il luogo cittadino in cui è necessario dar vita anche al confronto più aspro per il bene della comunità. Per cui abbiamo partecipato con grande interesse alla discussione proposta dall’opposizione circa una revisione dei progetti con cui ABC sta partecipando ai bandi del PNRR per circa 20 milioni di euro.

Crediamo però che non si facciano gli interessi della comunità facendo perdere a Latina una grandissima opportunità in base a dei presunti e indimostrabili pericoli. L’azienda speciale che sta raccogliendo importantissimi risultati dalla raccolta porta a porta in città ha prospettato un progetto di crescita ulteriore, puntando con decisione sull’economia circolare e sulla gestione dei rifiuti a 360 gradi, tenendo in grandissima considerazione la salute della comunità.

Latina, negli anni, ha ospitato diverse sperimentazioni, pensiamo solamente alla discarica di Borgo Montello. Ora che abbiamo l’occasione di ospitare una sperimentazione nobile, non dovremmo farci sfuggire l’occasione. Aggiungiamo che questo intervento può essere l’occasione per mettere Latina in primo piano, per rilanciarla sul piano provinciale, e per porla come apripista di un modello corretto circa la gestione dei rifiuti. Prendiamoci, in questo senso, le nostre responsabilità.

Ci saranno dei pareri tecnici che suggeriranno, eventualmente, l’installazione di piantumazioni, di barriere acustiche o di altri sistemi di abbattimento delle emissioni. Cosa, tra l’altro, già garantita dal sistema di biofiltrazione pensato nell’ambito dello studio preliminare. L’area, allo stato attuale, è inquinante e necessita di interventi migliorativi. Possiamo, con questo indirizzo, cambiare le cose in positivo. Stiamo parlando di tecnologia avanzata che ottimizzerebbe il servizio, creerebbe posti di lavoro, ed abbatterebbe i costi di gestione. ABC è un nostro bene, il Consiglio Comunale può e deve dare indirizzo sulle scelte, anche su quelle industriali. In questo senso è nostro dovere farci carico di questa fase, approfittare dell’occasione che ci si pone davanti, e perseguire un nobile indirizzo che trasformerebbe la raccolta differenziata in un grosso beneficio. Anche perché ci consentirebbe di fare al chiuso, con tecnologia avanzata, quello che oggi viene fatto a cielo aperto, con reali impatti ambientali. Inoltre, l’intervento consentirebbe l’integrale bonifica del sito dalla presenza di amianto, problema piuttosto rilevante e dannoso per la salute pubblica.

Il PNRR si ispira al principio del ‘Do No Significant Harm’, con il quale ribadisce il proprio impegno a non portare avanti progetti che possano impattare, negativamente, sull’ambiente. Il progetto in questione, ancora in fase preliminare, verrà perseguito solamente al netto di tutti i pareri sull’impatto ambientale. La richiesta della minoranza di revocare la delibera, precludendo fin dal principio la possibilità di ottenere un fondo di tale importanza, ci appare poco utile ed un vano tentativo di interferire”.

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