GAETA, LE DETERMINE RETTIFICATE SCINICARIELLO (PD): “SENZA I MIEI INTERVENTI, AVREBBERO BUTTATO I SOLDI”

Emiliano-Scinicariello
Emiliano Scinicariello

Il Consigliere Comunale Emiliano Scinicariello (PD Gaeta) sulla rettifica delle Determinazioni Dirigenziali e sul risparmio per le casse comunali

“L’Amministrazione Leccese fa un altro dietrofront! Altro che #avantitutta! Dopo quello sui lavori pubblici di Lungomare Caboto, che però sana solo una delle molte irregolarità di quell’opera, un altro passo indietro su alcune Determine Dirigenziali sulle quali avevo acceso i riflettori qualche mese fa.

Il 27 ottobre scorso, dunque 9 mesi fa!!!, presentai un’interrogazione con cui ponevo la questione della illegittimità del riconoscimento dei compensi attribuiti ai membri esterni della Commissione di Concorso per l’assunzione di un Assistente Sociale presso il Distretto Socio Sanitario LT/5; riconoscimento effettuato ai sensi dell’art. 2 del DPCM 24 aprile 2020 con Determinazione Dirigenziale n. 936 del 19/10/2022.

Perché illegittimo? Perché la norma applicata dagli uffici, e cioè l’art. 1 comma 5 del suddetto DPCM, prevedeva il preventivo obbligatorio recepimento da parte dell’amministrazione comunale del Decreto stesso, in assenza del quale l’applicazione del decreto ministeriale doveva considerarsi illegittimo, configurando un danno erariale.

Con estrema superficialità l’assessore Maltempo, rispondendo alla mia interrogazione circa un mese dopo, “liquidava” la questione da me posta nel seguente modo: Orbene, posto che la delibera da Regolamento interno comunale è risalente …  si è ritenuto opportuno nel caso di specie prendere a riferimento un Decreto ufficiale aggiornato, per un congruo computo dei compensi …”.

Le verità, però, anche a distanza di tempo, hanno sempre il loro modo di venire a galla, soprattutto quando si comincia a parlare di danno erariale e di Corte dei Conti.

Ed così, anche se a più di otto mesi dai miei rilievi, con Determinazione Dirigenziale n. 560 del 20 giugno, gli uffici del Dipartimento Benessere Sociale e Cultura, hanno provveduto a rettificare le Determinazioni Dirigenziali n. 643/2022 e n.936/2022 ed a revocare le disposizioni dirigenziali di pagamento n. 175/2023 e n.224/2023, rideterminando i compensi da liquidare ai componenti della commissione esaminatrice “in quanto sono stati calcolati applicando il DPCM 24 aprile 2020, Art. 2, in luogo del Regolamento approvato con Deliberazione di Giunta N. 208 del 30/12/2015”.

Ma non finisce qui, la marcia indietro! Poiché il DPCM risultava essere stato applicato anche ad altra procedura, quella per il concorso per Dirigente Amministrativo, gli uffici del Dipartimento BEST, hanno provveduto con Determinazione Dirigenziale n.561 del 20/06/2023 a rettificare anche le precedenti D.D. n.833/2022 e n.973/2022 e alla revoca delle disposizioni di liquidazione n.222/2023, n.223/2023, n.225/2023 e n.226/2023, con un ulteriore economia di euro 6.885,00.

Una ragguardevole somma – in totale precisamente Euro 12.797,12 – che senza l’intervento del sottoscritto, sarebbero stati illegittimamente riconosciuti.

A questo punto qualche considerazione di ordine politico va fatta necessariamente.

Anzitutto sull’inadeguatezza dell’Assessore Maltempo – che rimette la delega al bilancio, conservando però quelle relative al “sociale” – la quale dopo la discutibilissima risposta alla mia interrogazione sul Progetto CRESCO (progetto per l’Assistenza Specialistica Scolastica), che sarà certamente oggetto di ulteriori approfondimenti, afferma delle vere e proprie falsità sui compensi per i componenti della commissione per il concorso del Distretto Socio-Sanitario. Falsità tanto marchiane da essere smentite dagli stessi suoi uffici, perché altro non sono le rettifiche e le revoche di cui sopra. E siccome voglio immaginare che risposte tecniche gliele diano proprio quegli uffici (altrimenti avrebbe risposto in Consiglio, no?), o se anche fosse l’Assessore stessa a scriverle, mi chiedo: chi formula quelle risposte sa cosa scrive? Evidentemente no! Perché altrimenti non si sarebbero verificati i dietrofront che ho appena descritto.

E poi un’altra considerazione, che vale per l’Assessore Maltempo e per tutti gli amministratori che in questi dieci anni (ormai undici) si sono succeduti a Gaeta: le casse comunali non sono le sue personali né dei suoi colleghi, ma sono di tutti i cittadini onesti di questa Città, e questi 13mila euro circa rimessi in cassa sono un esempio lampante di come si gestiscono le risorse economiche a Gaeta.

Lei, Assessore Maltempo, nella duplice veste di assessore ai Servizi Sociali e di assessore al Bilancio, a seguito della mia interrogazione avrebbe dovuto immediatamente attivarsi, verificare, indagare, approfondire e argomentare con adeguatezza. Invece, dopo un mese ha prodotto una risposta “falsa come una banconota di tre euro”, e dopo otto mesi viene fuori che quel Consigliere Comunale rompiscatole aveva ragione e che quasi 13mila euro andavano rimessi in cassa…

Mi spiace doverlo ribadire, ma non si amministra così una Città, i cittadini di Gaeta non meritano di essere amministrati in questo modo”.

Così, in una nota, il consigliere comunale di Gaeta, Emiliano Scinicariello (PD).

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