DROGA AL NICOLOSI: CONDANNATO UNO DEGLI SPACCIATORI ARRESTATI NELLA MAXI OPERAZIONE DI POLIZIA

nicolosi spaccio
Le immagini della Polizia che rappresentano lo spaccio al Nicolosi

Spaccio al Nicolosi di Latina: è arrivata la prima condanna per uno dei coinvolto nella maxi operazione di Polizia dell’anno scorso

La Polizia di Stato di Latina, a dicembre 2022, diede esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di sedici cittadini stranieri di varia nazionalità (Tunisia, Marocco ed Algeria).

I sedici pusher individuati e arrestato sono gravemente indiziati di aver partecipato, a vario titolo, all’organizzazione di una diffusa attività criminale di spaccio al dettaglio di cocaina, eroina e hashish per le strade del quartiere Nicolosi, ubicato nel centro di Latina. Un luogo che per diversi periodi era stato sotto controllo prima dei Travali e, poi, dei Di Silvio.

Ad aprile scorso, è iniziato il processo per la gran parte di quei soggetti coinvolti nella maxi-retata della Polizia di Stato, su indagine della Squadra Mobile di Latina anche con agenti sotto copertura. L’attività d’indagine – svolta congiuntamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato –, che ha individuato 28 episodi di spaccio, si è sviluppata anche con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza (nel corso dell’indagine sono stati installati quattro impianti per monitorare l’area compresa tra via Emanuele Filiberto, via Grassi, via Pasubio e via Marchiafava), intercettazioni telefoniche e con l’importante contributo di alcuni poliziotti che hanno operato sotto copertura. La pervasività dello smercio di droga all’interno del quartiere – che avveniva anche nei pressi di scuole, chiese, centri ricreativi ed alla presenza di minori – ha determinato – riferiva una nota della Questura – il ricorso a non convenzionali tecniche d’investigazione.

Ora, uno dei personaggi arrestati, difeso dall’avvocatessa Sartori, è stato giudicato, diversamente che dagli altri imputati, con il rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese. Il Pubblico Ministero Marco Giancristofaro aveva chiesto per il tunisino Nouredinne Hamza (questo il suo nome) una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Al termine della camera di consiglio, il gup Molfese ha condannato a una pena persino maggiore: 7 anni di reclusione e una multa di 40mila euro.

Articolo precedente

TRASPORTO ABUSIVO DI SOSTANZA ORGANICA SULLA PONTINA: SCATTA LA MULTA AD APRILIA

Articolo successivo

ROMA-LATINA E BRETELLA: I COMITATI CITTADINI IN REGIONE LAZIO

Ultime da Giudiziaria