DECORO URBANO: A LATINA RESUSCITATA LA VARIAZIONE DI BILANCIO DECADUTA

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Decoro urbano a Latina: una delibera del Commissario, con i poteri del Consiglio Comunale, resuscita gli interventi di manutenzione e decoro

Sembrerebbe una svista dell’ex amministrazione Coletta che è si è dimenticata di ratificare una delibera della medesima Giunta, facendola passare per Consiglio. Sembrerebbe ma non è, e in realtà ad avere avuto un effetto dirimente è stata l’ormai storica sentenza del Tar datata 8 luglio scorso che fece decadere Sindaco e Consiglio Comunale.

Si tratta di un provvedimento della Giunta municipale targata Damiano Coletta che, lo scorso 4 luglio, approvò una variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022 (deliberazione della Giunta municipale n. 178). Tale variazione, in sostanza soldi da mettere per determinate opere pubbliche, riguardava la manutenzione del patrimonio comunale. In particolare: manutenzioni straordinarie di fontane, aree ludiche, edifici e pertinenze di aree ludiche, istituti compresivi scolastici, impianti sportivi. E ancora: realizzazione mensa prefabbricata, manutenzione centri diurni, centrali termiche, rotatoria in Via Vespucci e strade.

Gli interventi di maggior costo risultavano essere la manutenzione straordinaria delle aree ludiche per un importo di 340mila euro e quello per le scuole e la rotatoria in Via Vespucci per il medesimo importo. In tutto, complessivamente interventi per 1.357.719 euro, di cui 230mila euro di contributo statale. Non briciole.

Secondo il testo unico per gli Enti Locali, le variazioni adottate dall’Organo esecutivo in via d’urgenza devono essere ratificate , a pena di decadenza, dal Consiglio comunale entro 60 giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.

Ora, il Commissario, con la delibera 102 di oggi, 31 ottobre, informa che la “variazione al bilancio apportata con la citata deliberazione della Giunta municipale n. 178 del 04/07/2022 non è stata sottoposta alla prescritta ratifica entro i termini stabiliti per mero errore materiale pertanto, la suddetta variazione è da considerarsi decaduta”.

Eppure, al di là del presunto errore materiale, il consiglio comunale non avrebbe mai potuto ratificare la delibera di Giunta del 4 luglio poiché, 4 giorni dopo, il Tar fece decadere l’assise comunale; inoltre, dopo l’elezione bis del 4 settembre, come noto, il consiglio comunale si è riunito una sola volta e peraltro per far sì che i consiglieri di centrodestra firmassero dal notai la dipartita di Coletta Sindaco.

Ad ogni modo, vista la decadenza della variazione, il Commissario adesso la conferma e la riadotta integralmente così da “garantire la necessaria prosecuzione delle attività la cui mancata esecuzione potrebbe determinare un danno all’Ente”.

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