CORI, L’AMMINISTRAZIONE DIFENDE LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: “NESSUNA DIMISSIONE”

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Richiesta di dimissioni del presidente del consiglio del Comune di Cori, l’amministrazione risponde al consigliere comunale d’opposizione Evaristo Silvi

“Il Consigliere Annamaria Tebaldi – spiega una nota dell’amministrazione e della maggioranza che sostiene il sindaco Mauro De Lillis – godendo della piena fiducia del Sindaco e della  maggioranza, resterà Presidente  Consiglio con le deleghe assegnate, in quanto, non si ravvisano, nel  suo operato  condotte  lesive della dignità dell’assise che presiede, né tanto meno contrarie a leggi e regolamenti.

Il Presidente del Consiglio ha avuto massimo rispetto dei consiglieri seduti nei banchi di minoranza, ai quali ha lasciato ampio spazio di intervento ad ogni seduta, concedendo la parola, il tempo e la possibilità di illustrare interrogazioni, richieste e delucidazioni in merito alla attività politico-amministrativa del Paese, ben consapevole che il Consiglio Comunale è il luogo e l’occasione in cui si possono e si devono cercare risposte agli interrogativi posti dalla cittadinanza. 

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Abbiamo però assistito a degli scenari davvero poco edificanti, situazioni non degne di un’aula consiliare ed  ha ritenuto pertanto necessario riportare ordine.

Nel rispetto della neutralità, imparzialità e terzietà della carica istituzionale che ricopre, ha applicato quanto previsto dal nostro regolamento di Consiglio Comunale ed in particolare agli artt. 34-35 e 36; il regolamento prevede è vero un tempo massimo di trenta minuti per l’illustrazione e la risposta alle interrogazioni, ma mai è stato applicato questo limite, né tantomeno è stata tolta la parola ad uno dei consiglieri. Rispetto alla proposta di istituire delle sedute di question time si comunica che tali sessioni si trovano all’interno dei regolamenti di Città di grandi dimensioni , come per esempio nel comune di Latina,  nell’ambito del quale risulta ovviamente più complesso gestire le interrogazioni nel corso delle ordinarie sedute di consiglio. 

L’ intento del Presidente del Consiglio  è stato solo quello di riportare ordine e di permettere al Consiglio Comunale di svolgere le sue funzioni, garantendo la giusta dialettica tra minoranza e maggioranza. A questo punto forse il Cons. Silvi non è stato più libero di fare i suoi “comizi”, di rivolgersi al sindaco, consiglieri ed assessori in maniera poco rispettosa e con termini che qui non ripeteremo.

Improvvisamente il consigliere Annamaria Tebaldi non è più adeguato a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio, per la quale la stessa minoranza ha votato, adducendo motivazioni del tutto fantasiose e non rispondenti alla realtà.

Probabilmente il voto a sostegno del consigliere Tebaldi era un segnale verso l’esterno, una presa di posizione, una volontà di discostarsi da determinate correnti alle quali ora la minoranza sente la necessità di riavvicinarsi.

Forse proprio il Cons. Silvi dovrebbe dimettersi dal momento in cui come da pec inviata in data 21.03.2024 comunica la sua intenzione di non partecipare alla conferenza dei capigruppo convocata in data 22.03.2024, propedeutica alla convocazione del Consiglio Comunale; decide di non partecipare perché (citiamo testualmente)  “non vi sono le condizioni per farlo”;  vede caro Silvi la condizione per assolvere i suoi compiti politico-amministrativi non stanno nel gradimento che lei nutre verso le singole  persone, bensì nel ruolo che ricopre, nella fiducia che i cittadini le hanno accordato, nel rispetto che deve al consiglio comunale, ai consiglieri di minoranza che l’hanno designata quale capogruppo. Ci tolga una curiosità, finchè il consigliere Tebaldi non rassegnera’ le dimissioni , lei non assolverà più  i suoi compiti e doveri? Speriamo si renda conto della gravità della sua condotta che, ce lo lasci dire, sta rasentando il ridicolo.

Il sindaco, come da lei ricordato più e più volte, ha pronunciato una frase senza dubbio inadeguata al Consiglio Comunale del 30 maggio 2023, frase su cui state basando la vostra opera politica da quasi un anno ormai, non avendo evidentemente altri contenuti. E’ stato sbagliato sicuramente  non ammonire il Sindaco in quella occasione ma ricordiamo il clima di nervosismo e tensione che si era creato in  quel Consiglio Comunale e non dimentichiamo tutte le volte in cui siamo passati sopra ai suoi atteggiamenti, ai suoi toni provocatori ed offensivi.

La revisione del Regolamento del Consiglio Comunale è necessaria e sarà sicuramente una delle prime questioni da affrontare con l’arrivo, ormai imminente, del nuovo segretario comunale, a maggiore garanzia di terzietà ed imparzialità.

Rispetto alle  questioni che esulano il ruolo del consigliere Tebaldi a presidente del consiglio, di cui eravate già a conoscenza nel giugno 2022, ci limitiamo a dire che le autorità giudiziarie stanno svolgendo il loro lavoro e ricordiamo alla minoranza che il Consiglio Comunale non è un’aula di tribunale e non rientra nelle proprie funzioni e competenze emettere sentenze. L’impressione è che la minoranza, non tutta, è nostro dovere riconoscerlo, in maniera sempre più affannata svolge il suo ruolo affossando il lavoro degli amministratori e degli uffici comunali”.

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