COMUNE DI BASSIANO IN DISSESTO: “DECRETATA LA MORTE DEL PAESE”

Palazzo Caetani, sede del Comune di Bassiano

Bassiano Futura: “A nulla sono valsi gli avvertimenti, si è scelto consapevolmente e con cognizione di causa di portare il Comune nel buio del dissesto”

“Alea iacta est” eh già! Il dado è tratto e senza ripensamenti. Il Giulio Cesare di Bassiano ha deciso di varcare il Rubicone alla testa delle proprie truppe, molto esigue per la verità, violando apertamente ogni legge che governa il buon senso prima ancora di quelle che regolano il bilancio comunale. A nulla sono valse le continue richieste di attenzione a quello che si stava facendo, ai danni che si stavano procurando ai cittadini, da ultime quelle nel consiglio comunale del 21 novembre scorso, durante il quale la minoranza ha posto una serie di interrogativi sui dati portati a giustificazione della decisione di voler dichiarare il dissesto finanziario e di sottoporlo agli organi superiori che ne dovranno decretare la sussistenza.

Si è scelto consapevolmente e con cognizione di causa di portare il Comune di Bassiano nel buio del dissesto, sapendo che l’alea che è stata lanciata significa il rischio e l’azzardo a cui si va incontro. Chi ha deciso di mettere in moto tutto questo non vuole bene al paese. È evidente. Infatti, sembrerebbe giustificata l’ipotesi che le direttive vengano da Latina, da una fazione (chiamarlo partito sarebbe offensivo per la buona politica) che usando inconsapevolmente, ma neanche troppo, alcuni esponenti della maggioranza di Bassiano ha decretato la morte del paese, per rancore, per vendetta, per paura, per invidia, non sappiamo. Una cosa sappiamo con certezza, uno dei borghi più belli d’Italia è destinato ad un futuro di incertezze, di crisi costruite a tavolino, di ristrettezze economiche, sociale, culturali, occupazionali e servizi socio-sanitari.

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Abbiamo chiesto, durante lo svolgimento del Consiglio comunale, di illustrare con precisione e puntualità i motivi a supporto della decisione di dichiarare il dissesto. Ad esempio, l’elenco delle fatture da liquidare che, secondo loro, compongono il debito, ma ci hanno detto che non c’è e, infatti, non è allegato alla delibera. Così come per i contenziosi riportati nei loro dati che, secondo gli atti in nostro possesso, non rispondono al vero. Hanno elencato come contenziosi delle semplici richieste risarcitorie di parte che non sono neanche aperte come contenzioso presso il Tribunale. Ci sono poi contenziosi calcolati come debito che, invece, si sono risolti in favore del comune (vedi Utopia). Per quanto riguarda i pignoramenti, si riporta un pignoramento presso le Poste che, invece, è stato archiviato ed estinto dal Tribunale. Abbiamo chiesto la relazione del tecnico che ha cancellato finanziamenti di lavori pubblici in corso di realizzazione.

Ci è stato detto dal Segretario comunale che non c’è nessuna relazione e che non c’è bisogno neanche del parere del tecnico sulla deliberazione! Il Sindaco ha asserito che arriverà una lettera dalla regione attestante la cancellazione dei finanziamenti. Ricordo al Sindaco che stiamo parlando di residui al 31.12.2022 e non esiste ad oggi 22 novembre 2023 nessuna lettera della Regione Lazio e che se dovesse arrivare si tratterebbe di avvio della procedura di cancellazione, nella quale si danno dei termini temporali per la produzione da parte del Comune di atti procedurali prima di arrivare alla cancellazione.… intanto i lavori sono fermi e il Comune soffre. Inoltre, il direttore dei lavori e RUP risulta ancora il tecnico precedente non più in servizio presso l’ente. Neanche la briga di mettere a posto le carte. Fanno riferimento ad una contestazione della Corte dei conti, senza dire però che il Responsabile finanziario e il Revisore dei Conti hanno prodotto le debite controdeduzioni in data 16 marzo 2022 che la Corte ha recepito replicando solamente sulla incapacità di riscossione dei tributi da parte dell’ufficio finanziario.

Se questi sono i presupposti per dichiarare il dissesto, i cittadini possono stare tranquilli. Nel ricorso che andremo a presentare per difendere gli interessi della nostra comunità, produrremo tutti gli atti e documenti che attestano la falsità e la scorrettezza di quanto fatto da questa amministrazione che non ha avuto alcuno scrupolo di prestarsi al gioco di poteri ultronei a scapito della comunità che dovrebbero guidare con onore e abnegazione.

L’unica cosa che li regge, ed è il loro collante, voler piegare un’amministrazione ai soli fini politici per combattere chi ha rappresentato degnamente e servizievolmente il paese negli ultimi cinquat’anni con visione lungimirante e di successi, con l’occupazione rivolta sempre verso le giovani generazioni, sviluppo economico sociale e di qualità delle vita. Nessuno può smentire questi fatti e questa storia!”.

Così, in una nota, i consiglieri comunale di “Bassiano Futura”, Domenico Guidi, Costantino Cacciotti e Piero Avvisati.

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