CENTRO COMMERCIALE Q3, È IL FARWEST DELLE REGOLE: MAURY’S HA APERTO

Variante Q3: nonostante un’ordinanza del Comune di Latina sui passi carrabili, Maury’s apre il proprio esercizio nel centro commerciale oggetto d’indagine per lottizzazione abusiva

Tolti i sigilli dalla magistratura con il Tribunale del Riesame di Latina che ha stabilito di come quello che è, agli occhi di tutti, un centro commerciale, in realtà non lo sia, rimaneva l’ordinanza del Comune di Latina che stabiliva il “niet” all’apertura di una delle tre medie strutture di vendita: per l’appunto, Maury’s, marchio nazionale, il cui titolare pontino ha presentato, come referente della Punto Immobiliare srl, insieme ai coinvolti nell’indagine per lottizzazione abusiva della Procura di Latina, il ricorso al Riesame che ha dissequestrato il “centro”.

Ma cosa è successo oggi, 13 aprile? Semplicemente che Maury’s, in barba alle questioni di passi carrabili e problemi di viabilità, ha aperto il proprio esercizio commerciale tanto che le persone hanno cominciato ad affluire, parcheggiando dove solo tre mesi fa la Procura di Latina aveva chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il sequestro dell’area.

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Succede, infatti, che lo scorso 10 aprile la società che gestisce Maury’s ha presentato una nuova Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al portale impresainungiorno.gov.it. Passano due giorni e ieri, 12 aprile, lo stesso gruppo comunica all’ufficio Suap (Attività Produttive) del Comune di Latina il subentro di un’altra società titolare della nuova Scia, in realtà riconducibile allo stesso gruppo. Poco meno di 24 ore e oggi, 13 aprile, Maury’s apre e diventa fruibile alla clientela che già da questa mattina arriva copiosa a fare acquisti e parcheggiare le auto.

Praticamente lo stesso meccanismo – praticato dai piccoli frutta e verdura gestiti alla periferia della città (vedi zona Autolinee di Latina) – che lo scorso novembre portò sempre Maury’s ad aprire e il Comune ad inseguire, tanto da dover stabilire l’ordinanza di chiusura.

Il 30 novembre 2023, infatti, il servizio Attività Produttive (Suap), con una ordinanza firmata dall’allora dirigente Stefano Gargano (indagato insieme ad altre quattro persone per la lottizzazione abusiva che ha portato al sequestro poi revocato), oggi sostituito dall’ingegnere Paolo Rossi, intimò alle due società che avevano aperto la prima delle tre medie strutture di cessare l’attività aperta appena il giorno prima. Aperto “Maury’s”, il marchio della grande distribuzione organizzata; chiuso Maury’s, dopo poco. O almeno fu questo l’indirizzo del provvedimento del Suap, completamente disatteso oggi.

L’ordinanza si originò dal fatto che, dopo un paio di passaggi societari avvenuti in appena due giorni, il 29 novembre il Suap aveva comunicato alle due società, “Punto Immobiliare srl” e “Gamy srl”, l’improcedibilità e il divieto di apertura dell’attività di media struttura di vendita. Lo stesso giorno la Punto Immobiliare srl aveva presentato la Segnalazione Certificata di Agibilità con contestuale fine lavori di cui al titolo unico n°6/2022 presso l’immobile a destinazione commerciale.

Il 30 novembre, la Polizia Locale, su richiesta di verifica da parte del Suap, aveva trasmesso il Verbale di sopralluogo con rilievo fotografico dal quale si evinceva l’apertura della media struttura di vendita, l’uso dei parcheggi nonché dei 3 accessi carrabili”. Un problema nel problema quello degli accessi carrabili dal momento (tre in tutto) che quello della società è transitorio fino a ultimazione dei lavori (terminati), mentre il Comune chiede da tempo quello ordinario per cui si dovrebbe fare ulteriore richiesta, il che prevede uno studio dei flussi di traffico (mancante) soprattutto per quanto riguarda Via Ferrazza e Via del Lido. Senza contare che il via libera ai due passi carrabili su Via Ferrazza, complanare della SS Pontina, dovranno essere rilasciati dalla società competente, vale a dire la statale Anas.

Il Suap, quindi, ordinò ai due titolari delle due società “la cessazione immediata dell’attività in media struttura di vendita presso l’immobile a destinazione commerciale perché privo di titoli autorizzativi all’apertura”. E pensare che è stato proprio il Suap e lo stesso dirigente, nel 2022, a produrre in atti i permessi a costruire. Altra storia, mentre è la stessa identica storia quella che si è ripetuta oggi. Identica anche nella circostanza per cui la Polizia Locale, in mattinata, si è recata da Maury’s e ha stilato un verbale praticamente uguale a quello redatto nell’autunno scorso. Eppure, quello che appare un farwest di regole e comportamenti continua, imperterrito.

Una nuova apertura che va in totale controtendenza con quanto emerso lo scorso 1 aprile quando si è dato conto da Piazza del Popolo dell’incontro tra Comune e Anas in Prefettura. Quest’ultima, Anas, ha ribadito quanto va sostenendo da tempo, cioè che non è possibile aggirare le regole di sicurezza imposte dal Codice della Strada e che eventuali soluzioni, da individuare nel perimetro della trasparenza e della legittimità, non possono prescindere dalla disponibilità degli imprenditori commerciali a favorire la composizione dell’attuale fase di stallo.

“La presenza del Prefetto, che ha reso possibile l’incontro di mercoledì superando una lunga ed estenuante fase di corrispondenze tra Anas e Comune di Latina, – spiegava una nota dell’amministrazione Celentano – è stata percepita da ambo le parti come garanzia per la percorribilità formale e legittima del percorso che i due enti hanno appena intrapreso nel segno della reciproca disponibilità e fiducia. Nei prossimi giorni potrebbero aprirsi degli spiragli capaci di preannunciare il rapido superamento degli ostacoli che attualmente impediscono l’esercizio delle attività delle tre medie strutture di vendita da poco realizzate su via del Lido”.

Spiragli che, a giudicare da ciò che è successo oggi, sono stati interpretati dal gruppo Maury’s come una porta aperta. Anzi, apertissima. E che succede ora? Praticamente fino a lunedì niente. Sarà il nuovo dirigente Suap a dover provvedere con una nuova ordinanza e un garbuglio di provvedimenti che rischia di rendere ancora più intricata una situazione diventata surreale e grave.

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