CANADAIR PRECIPITA SULL’ETNA: UNO DEI DUE PILOTI MORTI FU COINVOLTO IN UNA TRAGEDIA A CORI

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Un Canadair si è schiantato alle pendici dell’Etna, nella zona di Linguaglossa, dove era in azione per spegnere un vasto incendio

A bordo del Canadair, partito da Lamezia Terme in Calabria, due piloti a bordo, di cui uno ebbe a che fare anni fa con una vicenda altrettanto tragica.

L’aereo, caduto ieri, 27 ottobre, era impegnato nello spegnimento di un incendio sul monte Calcinera, alle pendici dell’Etna, nel Catanese. È stato ad un certo punto che il velivolo è precipitato a causa “dell’urto della carena contro la costa della montagna”, secondo la ricostruzione dell’incidente da parte del Comando generale dei Vigili del Fuoco.

A intervenire subito i soccorritori che si sono precipitati nella zona, così come i carabinieri, compresa una squadra degli esperti Speleo alpino fluviale (Saf). Presente anche un elicottero del corpo forestale della Regione. “Le mie squadre lo hanno visto precipitare, poi il fumo. L’aereo è completamente distrutto” ha dichiarato all’AGI il capo della Protezione civile della Sicilia, Salvo Cocina.

“Esprimo profondo cordoglio per la morte dei due piloti impegnati insieme ai nostri uomini e donne del Corpo forestale della Regione e della Protezione civile in attività di prevenzione e spegnimento incendi sull’Etna. Sono vicino alle famiglie e ai colleghi di lavoro colpiti da questa tragedia”, così ha commentato il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.

Le due vittime, entrambe della Protezione civile nazionale, erano in servizio per conto della società appaltante Babcock che gestisce i servizi antincendio dei Vigili del Fuoco. Si chiamavano Matteo Pozzoli, 58 anni, di Erba, in provincia di Como, e Roberto Mazzone, 62 anni, di Salerno.

Pozzoli,  figlio dell’ex sindaco leghista di Erba, nel 1997, mentre era alla guida del SIAI 208, ebbe un incidente sul monte Luponi, a Cori, in provincia di Latina. Nel disastro aereo, in cui rimase gravemente ferito, perse la vita il capitano Maurizio Poggiali, che volava con lui. Pozzoli venne condannato in via definitiva per omicidio colposo a un anno e sei mesi e per danno erariale dalla Corte dei Conti.

Dopo la tragedia di Cori, Pozzuoli divenne pilota civile e abbandonò l’Areonautica.

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