Elezioni Latina, anche la Procura della Repubblica si muova: aperto un procedimento penale a partire dalla sentenza del Tar
È stato iscritto presso la Procura della Repubblica di Latina un procedimento in relazione alle motivazioni della sentenza del TAR di Latina relativa al primo turno delle elezioni comunali. Sono
stati delegati accertamenti alla Digos della Questura di Latina per verificare l’eventuale sussistenza
di fattispecie di rilievo penale relative alle procedure di voto. Lo spiega in una nota la Procura di Via Ezio.
Come noto, dopo la sentenza pubblicata in data 8 luglio dal Tribunale amministrativo, era emerso lo scenario della cosiddetta scheda ballerina. “È evidente – si legge nella sentenza – che dietro l’apparente minimo scarto (tranne i casi eclatanti delle sezioni 40, 73, 95 e 103) tra il numero delle schede autenticate come risultante dai verbali delle Sezioni sopra citate, e quello delle schede autenticate adoperate effettivamente dagli elettori e di quelle non utilizzate, effettivamente rinvenute dalla Prefettura, può nascondersi il fenomeno della c.d. scheda ballerina (consistente nel far uscire dal seggio una scheda vidimata e non votata, sulla quale viene poi scritto il nome del candidato e consegnata all’elettore che, entrando nel seggio, ritira la scheda bianca assegnatagli, depositando nell’urna non già quest’ultima ma quella consegnatagli all’esterno del seggio) destinato a incidere sulle correttezza del voto in maniera esponenziale e non determinabile a priori”.
Al contempo, sono stati presentati anche due esposti presso la Procura della Repubblica: uno recante la firma di un candidato al consiglio comunale per la lista “Latina nel Cuore”, l’altro a firma del consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Gianluca Bono.
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