Reclutamento e formazione degli insegnanti, il sindacato Gilda Insegnanti di Latina interviene: “La misura ormai è colma”
“La misura è colma. L’ultimo capitolo del governo Draghi scritto sulla scuola, ovvero la riforma del reclutamento e della formazione degli insegnanti, è decisamente troppo lontano dalle necessità. Per questo è partita oggi una mobilitazione che prelude allo sciopero, salvo modifiche entro la fine dell’anno scolastico e prima dell’avvio del prossimo”. Così, in una nota, il sindacato Gilda Insegnanti di Latina.
“Lo scorso 30 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dl n. 36 che disciplina nuovamente il reclutamento e la formazione iniziale e continua del personale docente, un piano di grande impatto definito per decreto, senza un vero confronto né con il Parlamento né con le parti sociali», dice la coordinatrice provinciale del sodalizio, Patrizia Giovannini, contestando il modo arbitrario con cui si è arrivati ad inserire le nuove riforme della scuola nel Pnrr.
“La proposta di riforma, infatti, è stata approvata dal Consiglio dei ministri in poche settimane e in misura blindata, – spiega la Giovannini – dunque senza possibilità di inserire eventuali emendamenti”.
“I temi del reclutamento e della formazione iniziale e quelli della carriera e degli incentivi – conclude la nota della Gilda – vanno affrontati separatamente e nelle opportune sedi, soprattutto sindacali, perché questi ultimi attengono alla sfera contrattuale. In particolare, rispetto al reclutamento non sono stati fatti passi avanti, né sono state semplificate le procedure per l’assunzione degli insegnanti. Proprio questo è uno degli aspetti più critici della formazione iniziale prevista dalla nuova riforma: il percorso di abilitazione all’insegnamento diventa più lungo, farraginoso e oneroso in confronto al passato; è richiesta l’acquisizione di ulteriori 60 crediti oltre la laurea, successivamente la frequenza di un altro corso di formazione abilitante, selettivo e a carico del docente. Solo al termine di questo lungo percorso, sarà possibile partecipare ai concorsi, per poi ripetere l’anno di formazione per la conferma in ruolo».