INSEGUIMENTO PER LE VIE DI LENOLA: ARRESTATO COMPONENTE DI UNA BANDA DEDITA AI FURTI IN APPARTAMENTO

LENOLA

Arrestato un uomo, originario di Napoli, che insieme ad altri due complici è accusato di aver razziato diversi appartamenti: trovati arnesi da scasso e oggetti in argento rubati

Personale della Squadra Mobile e del Commissariato della Polizia di Fondi, la scorsa notte, ha tratto in arresto P.G., 65 anni, pruripregiudicato di Napoli.

L’attività nasce da appositi servizi info-investigativi pianificati nel sud pontino, a seguito dei quali si è appreso che un’auto sospetta, con tre persone a bordo, si stava dirigendo a Lenola per commettere alcuni furti.

Dopo una serie di appostamenti, i poliziotti hanno individuato un’auto nel centro storico della cittadina montana, nel mentre vi salivano a bordo tre persone appena uscite da un portone con dei borsoni al seguito. Talché gli uomini, in modo repentino, si sono dati a una precipitosa fuga.

È iniziato, così, un inseguimento in piena regola per le vie del paese con gli agenti impegnati a cercare di bloccare una Opel Corsa di colore grigio, che aveva però apposta una targa di altra autovettura, di diverso tipo e marca. 
L’inseguimento è terminato poco dopo, in una strada fuori dal paese quando, arrestata la corsa dell’auto, due dei tre occupanti sono fuggiti a piedi nelle campagne adiacenti; la terza persona, seduta sul sedile posteriore, è stata immediatamente bloccata.

Le ricerche dei due occupanti fuggiti a piedi hanno dato esito negativo, ma all’interno dell’auto gli agenti hanno rinvenuto i due borsoni contenenti numerosi monili ed oggetti in argento, varie medaglie di benemerenza della Repubblica Italiana e cospicua bigiotteria, asportati dall’interno dello stabile dal quale erano stati visti uscire i tre fuggitivi.

Tornati sul posto, gli agenti di Polizia hanno effettuato un accurato sopralluogo che ha permesso di trovare gli arnesi utilizzati per l’effrazione delle porte degli appartamenti e di rintracciare i proprietari, ai quali è stata restituita la refurtiva rinvenuta.

P.G. è finito in manette e tradotto presso la Casa Circondariale di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso mirate attività d’indagine per identificare i suoi complici.

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