FEDERLAZIO: “DALLA LETTERA DELLA PREMIER NUOVO IMPULSO ALLE MISURE PER LATINA E FROSINONE”

Federlazio accoglie con attenzione la lettera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ai Sindaci della Consulta del Lazio meridionale.

Il riconoscimento da parte del Governo delle difficoltà produttive e occupazionali di Latina e Frosinone e la chiara apertura verso semplificazioni dedicate alle aree di crisi industriale, confermano l’impostazione sostenuta dall’Associazione fin dall’entrata in vigore del Decreto Sud nel 2023.

La Commissione Europea, con la Carta degli aiuti a finalità regionale aggiornata per il ciclo 2022-2027, ha inteso rispondere ai cambiamenti economici e geopolitici e alle distorsioni territoriali. In questo contesto contribuisce a correggere, seppur parzialmente, il fenomeno del “bias da capitale” – che penalizza i territori periferici rispetto ai dati economici medi regionali.

L’aggiornamento, che ha introdotto le “Zone C non predefinite”, riconosce anche a Latina e Frosinone livelli di aiuto più elevati. Occorre ricordare che ogni sette anni Bruxelles rivede le mappe regionali degli aiuti di Stato. È quindi essenziale mantenere un dialogo costante con la Commissione per valorizzare appieno queste opportunità e sviluppare Zone Speciali in grado di snellire le procedure amministrative e rafforzare l’attrattività dei territori del Lazio meridionale. 

“Da tempo abbiamo sottolineato che il quadro normativo europeo esclude il Lazio dall’accesso alla ZES. Accogliamo con favore la volontà del Governo di individuare soluzioni alternative basate su semplificazioni e incentivi a sostegno delle imprese, ma riteniamo imprescindibile continuare a sollecitare Bruxelles affinché siano affrontate le distorsioni territoriali che ancora gravano sul Lazio meridionale.

Il nostro territorio è a un bivio: occorrono scelte tempestive per arrestare la decrescita del manifatturiero e contrastare lo spopolamento.

Le priorità: estensione dello status di area di crisi industriale complessa ai comuni esclusi dell’indotto automotive; riconversione del settore automotive e del suo indotto, con focus su infrastrutture, costi energetici, formazione e reskilling; avvio immediato della ZLS – Zona Logistica Semplificata e attuazione effettiva delle Zone C non predefinite tramite i decreti attuativi attesi; potenziamento del Consorzio Industriale del Lazio, di cui riconosciamo centralità e visione strategica, attraverso una maggiore dotazione finanziaria; mantenere il dialogo con Bruxelles sulla ZES per superare il bias da capitale.

Siamo convinti che soltanto attraverso una reale sinergia tra politica, istituzioni e mondo produttivo sarà possibile garantire al nostro territorio un futuro più competitivo e attrattivo, capace di offrire opportunità concrete alle imprese e ai giovani”.

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