Tiero (FdI): “Denunce pozzi, chiesta proroga dei termini per le domande fino al 31 dicembre 2025 e diritto di derivazione fino a tutto il 2028”
“Denunce pozzi, lavoriamo per migliorare ulteriormente la normativa regionale. Ho presentato una proposta di modifica della legge regionale 20/2024 con la quale si punta innanzitutto a prorogare il termine per la presentazione delle domande per il rilascio del provvedimento di concessione in sanatoria all’utilizzo delle acque sotterranee per tutte le utenze pendenti. Si chiede in particolare di prorogare la data di presentazione delle denunce dei pozzi dal 30 giugno 2025 al 31 dicembre 2025.
Questo consentirebbe di predisporre con tempi più dilatati la documentazione necessaria e una valutazione ancora più puntuale e responsabile di ciascun pozzo esistente da parte di chi presenta la domanda. Con un’ulteriore modifica si dà tempo fino al 31 dicembre 2026 alle amministrazioni competenti (quindi le Province) per il riconoscimento o diniego del diritto di concessione. Si chiede quindi di riconoscere il diritto di derivazione fino al 31 dicembre 2028 a coloro i quali hanno provveduto a presentare la denuncia del pozzo. Naturalmente fino a quando non sarà approvata la nostra proposta rimarranno in vigore le scadenze fissate dalla legge 20/2024.
Abbiamo però ritenuto necessario venire incontro a tante istanze di cittadini, agricoltori, imprese del territorio, associazioni di categoria che chiedevano più tempo per predisporre tutta la documentazione tecnica. Condividiamo quindi le valutazioni che provengono dal mondo agricolo e chiediamo quindi di prorogare le tempistiche per la presentazione delle domande. Con queste modifiche intendiamo dare risposte immediate e concrete soprattutto alle imprese e garantire la continuità delle attività agricole, che rappresentano un elemento fondamentale dell’economia del nostro territorio”.
Lo dichiara Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive, nonchè membro della commissione Ambiente e Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio.