PROSTITUZIONE AL LIDO DI LATINA: INIZIA IL PROCESSO “TACCHI A SPILLO”

Operazione Tacchi a spillo: si è aperto a distanza di quattro dagli arresti il processo per gli imputati, tutti di Latina

È iniziato, a distanza di quattro anni dagli arresti, il processo per sfruttamento della prostituzione avvenuto a Latina, a carico di Daniele Sciotti, i due genitori, Teodoro Sciotti e Patrizia Giammatteo, e un’altra parente. Il processo per cui il pubblico ministero ha chiesto di ascoltare alcuni testimoni è stato rinviato al prossimo 14 ottobre, solo per il conferimento dell’incarico al perito che dovrà trascrivere le intercettazioni delle telefonate intercorse durante le fasi dell’indagine

Per gli imputati (tutti liberi), interrogati dopo gli arresti di quattro anni fa, erano solo massaggi. Questo era stato in sintesi quanto avevano risposto al Gip Pierpaolo Bortone che aveva emesso l’ordinanza su richiesta dell’allora Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Latina Carlo Lasperanza in seguito alla operazione denominata Tacchi a Spillo.

I tre, Daniele Sciotti e i due genitori, Teodoro Sciotti e Patrizia Giammatteo, oltreché all’altra parente, sono accusati, a vario titolo, di estorsione e sfruttamento della prostituzione. A differenza di moglie e figlio, Teodoro Sciotti aveva scelto, invece, di avvalersi della facoltà di non rispondere. Tutti e quattro gli imputati sono difesi dall’avvocato Oreste Palmieri.

Secondo la Procura e la Squadra Mobile di Latina che ha svolto le indagini, la famiglia Sciotti, in particolare il figlio Daniele, affittavano a un prezzo di circa 250 euro settimanali diversi appartamenti, su Strada Litoranea a Borgo Sabotino e in Via Palmarola sul lungomare di Latina, a numerose squillo. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, Sciotti chiedeva persino 20 euro per ogni prestazione sessuale consumata dalle squillo dentro gli appartamenti. Tuttavia, per gli imputati, non c’era nessuna prostituzione ma solo massaggi ricevuti da clienti che chiamavano tramite siti di incontri ben noti per essere veicolo di sesso a pagamento.

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