TRAFFICO DI DROGA, CIPRIAN È STATO LIBERATO

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Inchiesta Reset, arrestato dopo 4 anni il pontino Gian Luca Ciprian, è già tornato in libertà da diversi giorni

Il 46enne di Latina, Gianluca Ciprian, su istanza della difesa, è tornato in libertà dopo essere stato arrestato lo scorso 9 gennaio a 24 ore dalla sentenza del Tribunale di Latina che ha fatto cadere l’accusa per il clan Travali, nel relativo processo Reset, di associazione per delinquere mafiosa dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Ciprian non era imputato nel processo che si è svolto a Latina perché, nel febbraio 2021, quando furono eseguite le ordinanze di arresto, di cui era destinatario, derivanti dall’inchiesta “Reset”, si trovava già detenuto in Spagna. Il pontino, che secondo la DDA era il maggior fornitore di cocaina del clan Travali, è stato arrestato lo scorso 9 gennaio, presso lo scalo aereo di Roma Fiumicino.

Gian Luca Ciprian
Gian Luca Ciprian

L’uomo, come detto, non era stato arrestato quattro anni prima, in quanto stava già contando una pena detentiva in Spagna dal gennaio 2020, poiché arrestato per l’acquisto di una rilevantissima partita di cocaina. L’arresto del 46enne latinense Ciprian, trasferitosi all’epoca nei pressi di Barcellona, sulla costa catalana, insieme alla famiglia, era avvenuto nell’ambito di un’operazione anti-droga internazionale che ha visto il sequestro di un carico di cinque quintali di sostanza stupefacente. Il latinense, sconosciuto al grande pubblico, ma ben noto a magistratura e forze dell’ordine, è stato più volte menzionato dai due collaboratori di giustizia Riccardo e Pugliese. Ciprian è considerato dalla DDA come intraneo al Clan Travali e per questo motivo dovrebbe il processo per associazione mafiosa dedita allo spaccio di droga.

In primo grado, però, quell’accusa di associazione mafiosa dedita al narcotraffico non ha retto e Ciprian, secondo l’accusa, sarebbe stato non solo un associato, ma il principale “protagonista”, almeno dal punto di vista della fornitura di droga. Il 46enne, già da diversi giorni, è tornato in libertà. Ora, sarà la DDA a valutare il suo casa: se processarlo comunque o aspettare l’esito di un probabile appello contro la sentenza di primo grado che ha fatto crollare le accuse nel processo Reset.

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Il suo nome, ad ogni modo, viene riproposto nelle aule di Tribunale in ogni processo antimafia pontino, da ultimo nel dibattimento appena iniziato del procedimento derivante dall’operazione Ade. In questo processo, il collaboratore di giustizia ha ricordato di come Ciprian sfuggì all’attentato del 29 ottobre 2012 avvenuto a Sezze Scalo presso un distributore di carburanti, in cui vennero uccisi Tiziano Marchionne e Alessandro Radicioli, per questioni inerenti il traffico di stupefacenti.

Lo scorso 9 gennaio, a seguito dell’estradizione dalla casa di reclusione “Brians 1 Penitentiary Center” di Barcellona, una volta giunto presso lo scalo aereo di Roma Fiumicino, la Polaria dell’aeroporto Leonardo da Vinci aveva proceduto alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere fino ad ora rimasta ineseguita, accompagnandolo presso la casa circondariale di Roma Rebibbia. Dopo pochi giorni, la liberazione.

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