PERICOLO PER LA SICUREZZA PUBBLICA: CESARE DE ROSA DIVENTA SORVEGLIATO SPECIALE

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Cesare De Rosa
Cesare De Rosa

Cesare De Rosa raggiunto da un provvedimento di sorveglianza speciale. L’indagine eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo

I Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, al 29enne pontino, Cesare De Rosa, ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura Pontina, ha consentito di dimostrare come il giovane, sin da quando era minorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti.

Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 22.00 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subìto condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione. 

Cesare De Rosa, come noto, è il rampollo più violento della nota famiglia di origine rom, legata al Clan Di Silvio, recentemente arrestato anche dalla Squadra Mobile di Latina e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma con l’accusa di associazione per delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Già condannato e in carcere per il tentato omicidio di un nordafricano che avrebbe osato spacciare nella zona del cimitero di Latina, dove i De Rosa, da sempre, hanno imperversato nello smercio di droga. Il 29enne si era reso protagonista anni fa di un violento cazzotto sferrato contro un poliziotto proprio in Questura, in seguito a due fermi eseguiti dalla Polizia di Stato. Cesare De Rosa aveva colpito un poliziotto in via Murri sul retro della Questura dopo che si era recato lì insieme alla madre per portare i documenti a due parenti precedentemente fermati per guida pericolosa. In quel frangente, dopo alcune proteste rivolte agli agenti di polizia, De Rosa aveva sferrato un pugno ferendo il labbro superiore del poliziotto. Per questo episodio, De Rosa ha rimediato una condanna a 2 anni e 4 mesi.

Per quanto riguarda, invece, il tentato omicidio, è certo, emergendo da questa indagine, che Cesare De Rosa sparò, il 16 aprile 2022, contro il 45enne marocchino Rachid Lekbiba, successivamente arrestato per aver sequestrato e violentato una donna all’ex Svar, proprio perché spacciava. De Rosa non voleva concorrenti e azionò l’arma da fuoco, incurante delle conseguenze: fu arrestato qualche giorno dopo a Lusciano, in provincia di Caserta, per poi essere condannato in primo grado, lo scorso luglio 2023, a 7 anni e 4 mesi.

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