DELINQUE SIN DALLA GIOVANE ETÀ: SORVEGLIANZA SPECIALE PER DE ROSA JUNIOR

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Comando Provinciale Carabinieri di Latina
Comando Provinciale Carabinieri di Latina

Prosegue l’attività dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina: eseguita la notifica della sorveglianza speciale per Cristian De Rosa

Oggi, 19 ottobre, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal Comandante Antonio De Lise, hanno notificato al 28enne di Latina, Christian De Rosa, rampollo della nota famiglia di origine rom, legata al clan Di Silvio, un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Il Comandante del Nucleo Investigativo di Latina, Antonio De Lise
Il Comandante del Nucleo Investigativo di Latina, Antonio De Lise

Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina.

De Rosa, spiegano i Carabinieri, è ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come il giovane, sin da quando era minorenne, quasi senza soluzione di continuità, è stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti e di armi.

Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.00 alle 07.00, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro e a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.

D’altra parte De Rosa era finito anche di recente nel mirino dei Carabinieri del Nucleo Investigativo con l’operazione anti-droga del 28 febbraio scorso, che ha avuto origine dagli arresti che furono eseguiti a maggio 2022, sempre a carico della famiglia De Rosa.

A maggio 2022, a finire nelle maglie delle investigazioni anti-droga dei militari dell’Arma, tre donne rispettivamente di 30, 25 e 28 anni: Giovina e Francesca De Rosa, più la cognata Anna Bevilacqua.

I militari avevano notato un andirivieni di giovani che raggiungevano un’abitazione sita nel quartiere popolare di Latina in Via Londra numero 11 e poi, immediatamente, con fare sospetto, si dileguavano per le vie adiacenti. Francesca e Giovina, sorelle del più noto Cesare De Rosa arrestato nella primavera 2022 e condannato per il tentato omicidio di un giovane nordafricano attinto dagli spari proprio in Via Londra, conducevano lo spaccio. Una delle due sorelle aveva indosso diversi involucri contenenti sostanza stupefacente per una quantità complessiva di circa 48 grammi di cocaina e 0,20 grammi di crack, nonché una busta di plastica trasparente contenente 105 euro di diverso taglio.

Il 27 maggio 2022, le tre giovani comparirono davanti al Gip Mario La Rosa per l’interrogatorio di garanzia. Tutte e tre si avvalsero della facoltà di non rispondere.

Christian De Rosa
Christian De Rosa

Le sorelle De Rosa, oltreché ad essere imparentate con i più conosciuti Cesare e Christian, sono figlie di Giulia De Rosa detta Cipolla, da anni attiva nel ramo dello spaccio nel quartiere popolare con le vie intitolate alle grandi capitali europee (zona cimitero). A luglio 2022, peraltro, quell’appartamento di Via Londra è stato riconsegnato all’Ater dopo essere stato sgomberato dalla presenza della famiglia sinti dei De Rosa, legata al clan Di Silvio (Sabina De Rosa è la moglie del boss Armando “Lallà” Di Silvio condannati entrambi nel processo antimafia “Alba Pontina). Una storia “antica” quella dei De Rosa per quanto riguarda lo spaccio. L’appartamento in Via Londra era in uso proprio a “Cipolla De Rosa, moglie del deceduto Alessandro De Rosa, conosciuto anche come Franco lo Zingaro, padre di Cesare, Cristian e le due sorelle arrestate a maggio 2022.

Secondo il collaboratore di giustizia Renato Pugliese, figlio di Costantino “Cha Cha” Di Silvio, c’erano tempi in cui lo spaccio messo in piedi da “Cipolla” in Via Helsinky, zona Cimitero, era quello più rodato e remunerativo dell’intera città di Latina: il pentito ha parlato di 3-4mila soldi al giorno grazie alla vendita di sostanze stupefacenti. La stessa donna, sorvegliata speciale e già colpita da una confisca di beni, era stata destinataria di un sequestro di soldi, gioielli e droga, sempre nell’appartamento di via Londra, eseguito dalla Polizia di Stato a ottobre 2020.

Nell’ultima operazione di febbraio scorso, Christian De Rosa è stato di nuovo arrestato, con l’accusa di aver veduto droga da una nuova abitazione: tolta quella di Via Londra per via degli arresti di maggio 2022, i De Rosa si erano spostati in Via Sabaudia a due passi dalla curia vescovile.

Tra i vari precedenti, l’ultima operazione anti-droga di un certo peso in cui fu coinvolto Christian De Rosa fu quella denominata “Scudo”, conclusa sempre dai Carabinieri di Latina ma nel 2019.

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