57ENNE MORTA A PONZA: IL FIGLIO DEL COMPAGNO GIÀ SEGNALATO PER VIOLENZE CONTRO LA EX

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Ancora giallo sull’isola di Ponza dopo la morte della donna rumena: era stata ricoverata a Roma in seguito a una presunta caduta

Si tinge ancora più di giallo il caso della 57enne di origine rumena, Florina Ancuta, che in un appartamento in località “Le Forna, a Ponza, ha trovato la sua morte. La donna, come noto, è stata soccorsa la scorsa settimana in seguito a una rovinosa caduta dalle scale accaduta dentro la casa dove abitava insieme al compagno 80enne, con cui i rapporti erano iniziati quando aveva assunto il ruolo di badante, e al figlio di lui.

Da subito, sono emersi i continui litigi che la donna aveva da sempre avuto con il figlio del compagno di 80 anni. Molte volte, nel corso del tempo della sua convivenza, la signora di 57 anni aveva dovuto ricorrere alle cure del Poliambulatorio dell’isola di Ponza per ferite riportate in circostanze mai chiarite. I rapporti col figlio 50enne del compagno erano ai minimi termini e i vicini raccontano di discussioni tra i due.

Nel giorno dell’incidente, la 57enne è stata trasferita d’urgenza al Poliambulatorio di Ponza per poi essere condotta, su decisione dei medici, al San Camillo di Roma in condizioni molti gravi, tramite eliambulanza.

Purtroppo, dopo l’ultimo ricovero, la donna non ce l’ha fatta ed è deceduta. Per tale ragione, i Carabinieri della Compagnia di Formia e i colleghi di Ponza hanno preso in carico il caso, su coordinamento della Procura di Cassino che ha disposto l’autopsia.

Quando la 57enne è arrivata al Poliambulatorio di Ponza le sue condizioni erano, come detto, molto gravi. In un primo momento la causa era stata ravvisata in una caduta violenta dalle scale di casa. Ciò che pare certo è che, poco prima, era stata udita l’ennesima discussione tra lei e il figlio del compagno la cui posizione, sul lato delle indagini, diventa delicata in ragione della morte della donna.

La lente degli inquirenti è probabilmente virata sull’uomo, P.R. (le sue iniziali), il quale, però, non è nuovo a scatti d’ira e violenze anche nei confronti di altre persone. Comportamenti di una certa rilevanza che, tuttavia, sono rimasti lettera morta nonostante almeno una denuncia presentata dalla sua ex compagna.

La donna, una quarantenne, che vive a Formia, ha lamentato il comportamento minaccioso e vessatorio nei suoi confronti, prima presentando querela presso i Carabinieri di Ponza, e poi rivolgendosi, considerato che dalla Procura di Cassino non aveva ricevuto alcun riscontro, a un’agenzia di investigazione privata.

E proprio dai detective privati sono venuti fuori inquietanti risvolti sull’uomo e sulle sue azioni. Sono state documentate, infatti, situazioni oltre il limite, anche con video, che ritraggono il ponzese 50enne armato di coltello a serramanico sotto casa dei famiglia della donna che vivono a Ponza.

Non solo. Un video dà conto dell’uomo, sempre con il coltello a serramanico, che si avvicina all’auto della donna, in quel frangente in spiaggia a Ponza, e con gesti decisi danneggia una fiancata dell’auto per poi bucare le gomme.

In mezzo, altri comportamenti aggressivi e ossessivi nei confronti della donna praticamente “stalkerizzata” la quale, spaventata, si sarebbe attesa un provvedimento dell’autorità giudiziaria che non è arrivato: neanche un divieto di avvicinamento alla parte offesa, ossia lei.

E nei confronti della quarantenne, non sono mancati incontri spiacevoli in cui dall’ex compagno è stata additata come una poco di buono. Insomma, quasi un classico delle violenze di genere che, però, in questo caso, non ha avuto conseguenze per l’uomo.

C’è di più. Come si fa in questi casi, l’agenzia di investigatori privati ha anche preparato una relazione fornita, lo scorso anno, all’avvocato della donna così da poterla allegare alla denuncia il cui caso è in carico alla Procura di Cassino. In quella relazione di oltre un anno fa, i detective avvertono che si deve agire con scrupolo e immediatezza, considerato il comportamento violento e strafottente del 50enne. Comportamento che, specificano i detective, potrebbe sfociare in breve tempo in qualche aggressione fisica nei confronti della ex compagna o dei suoi famigliari i quali, peraltro, vivono a Ponza come il 50enne, a differenza della compagna che vive a Formia e che viene sull’isola ogni quanto può.

Il problema è che da quella relazione degli investigatori privati nessun provvedimento è stato preso dall’autorità giudiziaria. E, a conti fatti, dopo il caso della badante rumena, Florina Ancuta, deceduta in circostanze misteriose, quegli avvertimenti suonerebbero come un cattivo presagio, diventato drammaticamente realtà.

È chiaro che sul caso della rumena 57enne, il condizionale è d’obbligo. È vero che la donna e il compagno dell’uomo litigavano, ma dovranno essere gli inquirenti, nel caso, a dimostrare il nesso tra la tragedia e un eventuale comportamento violento di lui.

Fatto sta che lo stesso uomo era stato già attenzionato per via delle sue azioni che di civile hanno ben poco e di violento tutti i crismi.

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