UNA GIORNATA ANTIMAFIA A TERRACINA, L’VENTO DI LEGAMBIENTE E LIBERA

Don Boschin
Don Boschin

Lunedì prossimo 18 marzo alle 10,30 si svolgerà a Terracina presso la Sala Ex Tribunale di Via dei Volsci un evento regionale, patrocinato dal Comune di Terracina e dalla Regione Lazio, organizzato da Legambiente Lazio e Libera Lazio, con il supporto del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e del Presidio Libera Sud Pontino “Don Cesare Boschin”, dedicato alle Storie e Numeri delle illegalità nella Provincia di Latina, nel Sud Pontino e a Terracina. Questo importante evento fa parte del calendario degli appuntamenti denominato i “Cento passi verso il 21 Marzo“, una serie di attività, eventi e formazioni sul territorio per incontrare i cittadini, che l’associazione Libera contro le Mafie sta organizzando per sensibilizzare alla partecipazione della XXIX Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie “Roma Città Libera” in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata a Roma per il prossimo 21 marzo. La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

Come ogni anno, il 21 marzo verranno ricordati – quest’anno a Roma- i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie, per riaccendere i riflettori sulla presenza della criminalità organizzata nella Capitale e nel Lazio e per combattere la pericolosa e sempre più dilagante normalizzazione dei fenomeni mafiosi e corruttivi. 

Dopo i saluti del Sindaco di Terracina Francesco Giannetti, parteciperanno all’evento il Presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, la Presidente di Legambiente Terracina Anna Giannetti, due membri del Presidio Libera Sud Pontino Massimo Capodiferro e Silvia Nardoni e la Responsabile del rapporto Ecomafie a livello nazionale Laura Biffi, dirigente dell’Osservatorio nazionale Legambiente Ambiente e Legalità. L’evento sarà moderato dalla Giornalista Graziella Di Mambro, una delle croniste di cronaca giudiziaria più esperte e conosciute in Provincia di Latina.  

Verranno presentate le principali iniziative di Legambiente e di Libera sul territorio, e verranno affrontati temi relativi alle principali tipologie di reato commesse, con particolare riferimento al ciclo dei rifiuti, al ciclo del cemento illegale e alle agromafie e al caporalato, con un particolare focus sull’abusivismo edilizio. Inoltre verranno presentati i dati ufficiali del Rapporto Ecomafie 2023 di Legambiente e del Rapporto Mare Monstrum e Abbatti l’Abuso 2023 di Legambiente. Si parlerà anche delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Terracina nel 2021 e 2022 e che hanno portato al Commissariamento del Comune, con la presenza di numerosi sequestri di immobili e stabilimenti balneari e diverse indagini e processi in corso, nei quali Legambiente dopo l’intensa azione di denuncia si è costituita anche parte civile, grazie al Centro di Azione Giuridica di Legambiente (CEAG), presieduto dall’Avv. Diego Aravini, strumento indispensabile di Legambiente per il contrasto alle illegalità e alle mafie.

Secondo i dati del rapporto di Legambiente, dati che verranno presentati in dettaglio, per le sole illegalità nel ciclo dei RIFIUTI, il Lazio è la terza peggior regione e la Provincia di Latina si trova all’ 8° posto a livello nazionale mentre per il ciclo del CEMENTO ILLEGALE il Lazio si trova al 7° posto tra le peggiori regioni con la Provincia di Latina al 11° posto a livello nazionale.

Mentre sono diverse le sentenze che accertano la presenza in Provincia di Latina di associazioni di stampo mafioso, come ad esempio nella recente sentenza del processo Alba Pontina, emessa nel 2023 dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Roma, dove i membri del clan Di Silvio rispondevano a vario titolo delle accuse di associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reati elettorali, per i quali si conferma l’associazione di stampo mafioso. E per rimanere sul territorio di Terracina è di particolare importanza, anche per comprendere la geografia delle famiglie mafiose e dei clan sul territorio cittadino, la sentenza di primo grado relativa al processo Scheggia, emessa nel 2022 dal Tribunale di Latina, nei confronti di una ex consigliera regionale del centrodestra e due appartenenti al clan Di Silvio chiamati a rispondere di estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, oltre ad una serie di illeciti con l’aggravante delle modalità mafiose nell’ambito della campagna elettorale per le consultazioni amministrative di Terracina del 2016.

Per concludere, nella ultima Relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (settembre 2023) proprio per la Provincia di Latina si parla di “tentativi di condizionamento e d’infiltrazione nei locali apparati amministrativi e politici, che rappresentano inoltre per le consorterie un obiettivo primario propedeutico, di fatto, a orientare l’aggiudicazione delle gare d’appalto o ad agevolare il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, soprattutto nel settore edilizio e balneare” mentre “dalla diversificazione degli interessi criminali, conseguono le crescenti e sempre più sofisticate esigenze di riciclaggio dei sodalizi che non possono prescindere dalla collaborazione con soggetti compiacenti dell’imprenditoria operanti sul territorio della provincia pontina”.  E tutto questo non può lasciare indifferenti le Istituzioni, le Associazioni, le Scuole, i Cittadini.  

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