TERRACINA, IL WHITEBEACH NON RIAPRIRÀ. MOTIVO? CANONE DIMINUITO TROPPO POCO

Immagini del Whitebeach risalenti all'estate 2019
Immagini del Whitebeach risalenti all'estate 2019

Ottiene due vittorie davanti al Tar, il Comune di Terracina gli diminuisce il canone ma lo stabilimento Whitebeach quest’anno non riaprirà

La vicenda si è dipanata nelle ultime settimane. Prima, maggio 2020, l’affidamento del tratto di arenile pubblico su Viale Circe, all’altezza di Piazzale Moro, poi la revoca avvenuta con la determina del 10 giugno firmata dal Dirigente Corrado Costantino dopo aver effettuato valutazioni negative in ragione del certificato carichi pendenti, di una nota dell’Agenzia del Demanio datata 15 aprile 2020 e di un’ulteriore nota del 23 aprile a firma dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina. A corollario un’istruttoria non resa pubblica per ragioni di riservatezza.

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Infine, i ricorsi al Tar della White srl, la società detenuta da Raffaele Graziani, Giordana Alla e Bee Group srl, che gestisce lo stabilimento Whitebeach.

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Il tribunale amministrazione del Lazio, sezione di Latina, dà ragione alla società su tutti i fronti sospendendo a giugno la determina del Comune di Terracina con cui si escludeva la ditta e confermando la sospensione cautelare dei provvedimenti del Comune a luglio.

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Infine, il 13 luglio, il Comune assegna di nuovo il tratto di spiaggia a White srl diminuendo anche il canone di circa 30mila euro considerato che quasi metà stagione è passata.

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Da ultimo, come colpo di scena finale, il 16 luglio, una determina del Dirigente Costantino con cui l’Ente fa una parziale marcia indietro rettificando l’intenzione, riportata nella determina del 13 luglio, di non ricorrere contro le ordinanze del Tar che danno ragione a White srl. “Nella citata determinazione (ndr: 13 luglio) è stata, per mero errore, richiamata una nota dell’amministrazione intendendo, di fatto, richiamare la mancata intenzione dell’Amministrazione di promuovere, al momento, un ricorso in appello“. Pertanto il ricorso da parte dell’Ente non è scontato che non sarà presentato. Anzi, a quanto sembra, pare proprio che il Comune voglia inoltrarlo.

Al che, due giorni dopo, il 18 luglio, Whitebeach, silente da giugno, quando annunciò che gli era stato revocato l’affidamento, comunica, con un lungo post, che no, quest’estate i terracinesi al noto stabilimento non potranno tornare perché non riaprirà. Il motivo? A Whitebeach non va giù che il canone a loro sia stato diminuito solo da 87mila euro oltre Iva a circa 50mila euro oltre Iva, mentre nel breve periodo, finito con le sentenze del Tar di luglio, in cui il Comune avrebbe voluto affidare il tratto di spiaggia pubblico a terzi, la cifra per il possibile affidatario era di 37mila euro oltre Iva. Un affronto, a quanto pare, ritenuto ingiusto dalla ditta di Casalnuovo.

Comunichiamo a tutti nostri clienti che il White Beach nella stagione in corso, non riaprirà. Siamo molto dispiaciuti per questa decisione soprattutto in considerazione degli eventi negativi che hanno condotto a quest’ultima. Oltre al rammarico verso i nostri clienti, a farne le spese sarà, il sistema turistico, il sistema occupazionale e non ultimo l’arredo urbano della nostra città. In questi giorni, in moltissimi ci avete chiesto di far chiarezza sull’accaduto sperando fino alla fine in un esito positivo della vicenda. È giunto per noi il momento di raccontarvi l’iter dei fatti, in virtù del rapporto di fiducia e chiarezza che abbiamo sempre avuto con voi. A seguito dell’emergenza Covid19 sapevamo che non sarebbe stata un’estate facile ma ciò non ci ha impedito, come tutti gli anni di programmare la stagione estiva 2020. Appare doveroso precisare che il bando ufficiale per l’assegnazione dell’arenile porta la data del 7 aprile 2020, in concomitanza delle festività pasquali; Il 6 maggio 2020, la società White Srl, unica ditta ammessa dalla commissione per la gestione dell’arenile. A questo seguono 30 giorni di inerte silenzio da parte degli enti deputati. Cosa vuol dire? Non riceviamo nessuna autorizzazione operativa a cominciare ad allestire, nonostante l’arenile secondo il bando di gara, doveva esserci consegnato il 1 maggio. Vane sono state le nostre diffide e continui solleciti; ciò sino al 10 Giugno 2020, data in cui riceviamo una comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale che ci estromette dal bando per carenze in ordine di requisiti di carattere personale. Il giorno successivo alla nostra estromissione, il Comune indice un affidamento diretto pubblico, riproporzionando in base al periodo residuo della gestione, l’importo del canone a 37.000 + iva (circa un terzo di quello a noi richiesto). Convinti dell’insussistenza della motivazione abdotta, la società White Srl ricorre al Tar che ci dà pienamente ragione ed induce il comune ad un’assegnazione d’urgenza. Dopo estenuanti solleciti, in data 13 luglio U.s, l’amministrazione comunale ci propone l’assegnazione dell’arenile senza adeguare il canone al tempo di gestione residuo (anzi chiedendoci addirittura di più di quello che aveva preteso da terzi dopo la nostra esclusione) e chiedendoci opere che avrebbero potuto essere realizzate solo se l’arenile ci fosse stato consegnato il 01 maggio. Risultato? Mancanza di tempi utili per la realizzazione delle opere (le medesime sarebbero pronte alla metà di settembre p.v.), richiesta economica assolutamente inconciliabile con il residuo periodo di possibile gestione, innumerevoli problemi di organizzazione e formazione del personale lavorativo necessario allo svolgimento dell’attività. Ci sembra giusto condividere con voi la nostra versione e ringraziare tutte le persone clienti e non che nel corso di questi mesi ci hanno sostenuto ed incoraggiato credendoci fino alla fine. Vi salutiamo dandovi appuntamento nell’estate 2021“.

Richieste risarcitorie in vista? Chissà.

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