Il Comitato Belvedere chiede conto all’amministrazione di Sezze dell’ordinanza di sospensione dei lavori in Piazza del Duomo che non ha avuto più un seguito
Dopo lettere, Ministeri, richieste di udienza al vescovo, appelli, interrogazioni comunali, Piazza del Duomo rimane ancora un’intenzione: Statua di San Lidano e la riqualificazione di Piazza del Duomo rimangono due grossi punti interrogativi da quando nel maggio scorso un’ordinanza sospese i lavori. Ora, con una missiva indirizzata al primo cittadino, ai rappresentanti eletti nell’assise comunale, oltreché all’autore dell’ordinanza, il Responsabile servizi di Lavori pubblici del Comune, Vincenzo Borrelli, al Rup geom. Paolo Sibilio e al comandante della Polizia Locale, Lidano Caldarozzi, il Comitato Belvedere paventa un’azione all’autorità giudiziaria nel caso in cui l’impasse non fosse sbloccato. La richiesta è l’immediato ripristino dei luoghi.
“In data 21.05.2019 (ndr: Ordinanza di sospensione dei lavori) – attacca la nota del Comitato – il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale Funzionario P.O. Vincenzo Borrelli (Responsabile del procedimento Geom. Paolo Sibilio) ha ordinato “[….] di SOSPENDERE immediatamente i lavori di installazione monumento dedicato a S. Lidano d’Antena e riqualificazione Piazza del Duomo”.
“Nella citata Ordinanza – continuano – tra i vari considerata, veniva inoltre precisato che “ritenuto quindi sussistere l’esigenza di un approfondimento in ordine agli aspetti che riguardano l’iter procedimentale e più in particolare l’iter di formazione del titolo sulla base dei quali sono in corso i lavori di realizzazione i lavori di cui trattasi” ed inoltre che “si rende necessario disporre l’immediata sospensione dei lavori per meglio verificare, ponderare ed emettere, entro 45 giorni dalla data della presente ordinanza, i provvedimenti definitivi”.
“Di giorni ne sono passati molti di più e il cantiere è ancora lì – sottolinea la nota del Comitato – peraltro mai sottoposto a sequestro ancorché comunicante ad altro cantiere attiguo per i lavori sulla canonica della Cattedrale -; dagli Uffici tecnici competenti del Comune di Sezze nessun atto, arriva solo l’eco di un silenzio assordante. Nessun atto ufficiale emanato per sanare le irregolarità o (come da noi da sempre auspicato) imporre la restituzione dei luoghi alla cittadinanza attraverso l’obbligo per i responsabili del cantiere di ripristinare i luoghi alla situazione quo ante“.
“Nemmeno il Sindaco – prosegue il comunicato – ha provveduto ad emettere documenti se non qualche comunicazione a voce in pubblico, peraltro senza aver mai coinvolto il Consiglio Comunale nella vicenda. Recentemente, sulla stampa online e sui social, è stato pubblicato un documento riassuntivo di tutte le nefandezze procedurali che hanno contraddistinto l’approccio dell’Amministrazione nella gestione dei lavori di un privato cittadino al Belvedere. Neanche una risposta!!”
Come cittadini auto-costituitosi nel Comitato Belvedere a difesa dell’integrità di quel bene pubblico paesaggistico e storico – concludono – Vi chiediamo, ad ognuno e a tutti, per quanto di rispettiva competenza, responsabilità, professionalità e dovere ai sensi delle normative vigenti, di intervenire urgentemente con i necessari e non più rimandabili provvedimenti, affinché l’area del Murodellatèra torni libera e fruibile nell’affaccio sulla Pianura Pontina. In caso contrario, comunichiamo fin d’ora l’intenzione – nostro malgrado, ma un obbligo di coerenza e di partecipazione civica ce lo impone – di intraprendere un’azione legale coinvolgendo le Autorità Giudiziarie al fine di far valutare ogni ipotesi di eventuali reati connessi nell’esercizio delle vostre funzioni, per inadempienza a precisi obblighi di legge, anche di possibile danno erariale.