SCATTA LA SORVEGLIANZA SPECIALE PER 30ENNE PONTINO

Comando Provinciale Carabinieri di Latina
Comando Provinciale Carabinieri di Latina

I Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, a un 30enne pontino, ritenuto pericoloso in quanto soggetto che Vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.

Ahmed Jeguirim

Si tratta di Ahmed Jegurim la cui condanna più recente è quella formulata dalla Corte d’Appello di Roma in ordine ai reati di rapina ai danni di un giovane avvenuta nel capoluogo. Nel momento della condanna, Jeguirim, peraltro, era già detenuto presso la Casa Circondariale di Viterbo per altri reati. Il giovane era stato coinvolto in episodi finiti all’attenzione dei Carabinieri quali rapina e persino spari con un fucile a canne mozze. Per una rapina commessa a Pontinia, però, il giovane era stato assolto.

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Nello specifico, le investigazioni avevano permesso di accertare che Jegurim avrebbe rapinato, armato di un coltello, un ventenne di Latina in Piazza del Popolo (tra febbraio e luglio 2018), strappandogli la catenina che portava al collo e colpendolo ripetutamente con diversi pugni al voltominacciandolo di ulteriori ripercussioni nel caso in cui questi avesse riferito a qualcuno dei fatti

Il Comandante del Nucleo Investigativo di Latina, Antonio De Lise
Il Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Latina, Antonio De Lise

Inoltre, il 29enne era accusato di una estorsione continuata nei confronti di altri due giovani locali che, sotto minaccia, anche di morte, oltre che a seguito di lesioni e percosse, si sarebbero visti costretti a consegnare all’uomo oltre 600 euro e uno stereo, a causa di un asserito debito con un avvocato, che lo avrebbe dovuto difendere per una ulteriore denuncia che lo stesso avrebbe ricevuto per reati simili. Per questo episodio il 29enne è stato assolto.

Tornando al provvedimento di sorveglianza speciale, l’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura di Latina, ha consentito di dimostrare come il giovane, sin da quando era minorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, nonché per fatti caratterizzati da spiccata aggressività fisica e verbale.

Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.30 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro e a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.

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