SABAUDIA, INTERROGAZIONI COMUNALI SENZA RISPOSTA. CELEBRIN INTERPELLA IL PREFETTO

Massimo Celebrin
Massimo Celebrin

Sabaudia, il consigliere di opposizione Massimo Celebrin torna a scrivere al Prefetto di Latina: alle mie interrogazioni nessuna risposta in due anni da parte dell’amministrazione comunale

Cita la corretta applicazione del regolamento comunale di Sabaudia nonché dell’art.43 del T.U.E.L, Celebrin, per mettere al corrente il Prefetto Falco sulle risposte mancate dell’amministrazione comunale.

Nella fattispecie l’art. 66 del regolamento di Sabaudia recita: “Le interrogazioni sono volte ad acquisire informazioni o spiegazioni in ordine ad un determinato fatto, anche per sapere se e quali provvedimenti la Giunta abbia adottato o intenda adottare in relazione a quello specifico fatto. Esse sono presentate per iscritto al Sindaco da uno o più consiglieri e sono ovviamente rivolte alla Giunta; vanno acquisite al verbale della seduta in cui sono state annunciate. Il consigliere, nel presentare un’interrogazione, può chiedere che venga data risposta scritta. In tal caso, la Giunta è tenuta a rispondere entro i successivi trenta giorni e la risposta viene acquisita agli atti del verbale di cui al precedente comma. Ove non venga chiesta la risposta scritta, il Sindaco stabilisce la seduta per lo svolgimento dell’interrogazione, che non può essere fissata oltre il 45° giorno dalla presentazione dell’interrogazione.”

Ciò premesso – scrive Celebrin nella lettera indirizzata in Prefettura – sono due anni che in qualità di Consigliere presento interrogazioni a risposta scritta al Sindaco di Sabaudia su vari argomenti di interesse pubblico, risposte scritte ad oggi mai pervenute”. 

Nello specifico si tratta di un’interrogazione sull’emergenza Covid presentata il giorno 13 maggio 2021, esposta in Consiglio comunale l’8 luglio 2021 (dopo 56 giorni) unitamente a un’altra interrogazione presentata il 22 maggio 2021 (dopo 46 giorni); un’interrogazione sulle criticità del Punto di Primo Intervento del 26 luglio 2021, a cui Celebrin non ha avuto alcun riscontro pur passando 59 giorni; un’interrogazione sul marchio DE.CO. del 5 agosto 2021 messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, il 23 settembre (dopo 49 giorni).

“Alla luce del fatto che l’interrogazione è un atto ispettivo tendente ad accertare la legittimità e la correttezza dell’operato dell’Amministrazione, o di controllo finalizzato ad ottenere una risposta chiara e inequivocabile ad una domanda formulata in modo altrettanto puntuale, ribadisco – incalza il consigliere comunale di minoranza – l’utilità di darne lettura in Consiglio per far comprendere meglio l’argomento a tutti i cittadini che seguono il dibattimento durante il Consiglio Comunale. Prendo atto invece – conclude Celebrin – che il Presidente del Consiglio Comunale pone resistenze impedendomelo ribadendo che in Consiglio Comunale è sufficiente comunicarne formalmente la presentazione. Essendo palese e oggettiva la difficoltà nell’ottenere risposte alle mie interrogazioni in nome della trasparenza e del rispetto dei ruoli e funzioni che pubblicamente ricopriamo mi sfugge perché non si possa darne lettura completa durante i Consigli Comunali essendo domande e problematiche riconducibili a un pubblico interesse che nel merito coinvolge tutti i cittadini”.

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