RICICLAGGIO GOMMA, FANGHI E PLASTICA A SS. COSMA E DAMIANO: LA PROVINCIA RINNOVA AUTORIZZAZIONE

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La Provincia di Latina ha rinnovato l’autorizzazione unica dell’impianto di recupero rifiuti non pericolosi gestito dalla Recycling Pfu srl a Santi Cosma e Damiano

La domanda di rinnovo dell’autorizzazione era stata presentata dalla srl più di 3 anni fa, nel giugno 2017. Dopo una proroga dell’amministrazione provinciale che ha consentito all’impianto di lavorare è stata aperta la conferenza dei servizi i cui esiti hanno visto il silenzio assenso al rinnovo dell’autorizzazione da parte di Regione Lazio, Comune di Santi Cosma e Damiano e di due Dipartimenti dell’Asl (“Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica e “Prevenzione e Sicurezza Ambienti Lavoro”). Riscontro positivo è stato invece dato dall’Arpa Latina, mentre i Vigili del Fuoco hanno rilasciato il certificato di prevenzione incendi a decorrere dalla data di giugno 2018 fino al 2023 dello stesso mese.

Ecco allora che la Provincia ha disposto a favore della Recycling Pfu srl il rinnovo dell’autorizzazione per altri dieci anni per un impianto che si estende per 10mila metri quadri, di cui la metà coperti, e che tratta per lo più il riciclaggio della gomma per una capacità di più di 25mila tonnellate all’anno. L’attività lavora, oltreché agli pneumatici, materiali ferrosi, plastica, prodotti tessili, toner per stampa, miscele di oli, fanghi, carta, vetro.

Tanti gli impianti di destinazioni finali che la srl di Santi Cosma intende utilizzare tra cui società di diritto anglosassone e altrettanti i destinatari per lo smaltimento come società che hanno interessi in provincia come Fatone srl, Mad srl, Csa srl.

In tutto sono 62 le prescrizioni che la Recycling Pfu dovrà rispettare, tutte o quasi di natura logistico-ambientale, comprese attività ispettive che sarà lo stesso gestore a effettuare o l’Arpa sezione Latina.

L’impianto di Santi Cosma è l’ennesimo esempio di quanto la politica e le amministrazioni locali non hanno (on vogliano avere) voce in capitolo sulle strategie del trattamento rifiuti che hanno logiche e prendono vie completamente indipendenti dalla volontà dei politici e dei piani discussi in farraginose commissioni e assisi pubbliche.

Siamo ancora certi che le politiche di smaltimento rifiuti passino per una strategia politica? Il trend, da decadi in realtà, è che sono i privati a stabilire cosa riciclare e come, e spesso gli enti, nella loro parte amministrativa e gestione, non fanno altro che vidimare strategie che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini. Fatti salvi, si capisce, gli interessi dei privati che sono legittimi che, in assenza di progetti a lungo termine del pubblico, fanno benissimo a perseguire. Fino, si capisce due volte, a quando “scoppia” un incendio, come avvenuto ad Aprilia, dopo il quale improvvisamene la politica si risveglia e si scopre ambientalista. Fuori tempo massimo.

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