PER COLETTA IL “CAMPO LARGO” VAL BENE UN DESSÌ

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Emanuele Dessì e Damiano Coletta
Emanuele Dessì e Damiano Coletta

Alla fine del 1500 Enrico di Navarra, pur di diventare Re di Francia, accettò di abiurare il calvinismo per convertirsi al cattolicesimo, una vicenda talmente eclatante che ancora oggi viene usata la locuzione “Parigi val bene una Messa” per indicare la situazione in cui una persona è disposta a rinunciare a qualcosa in cui crede (o fa finta di credere) pur di raggiungere un determinato risultato.  

Se più di 500 anni fa l’obiettivo di Enrico di Navarra fu il trono di Francia, ora per Damiano Coletta l’obiettivo è la realizzazione del cosiddetto “campo largo” (alleanza con PD, M5S, Italia Viva, Leu e altri vari) a sostegno della sua ricandidatura a sindaco.

Se più di 500 anni fa Enrico di Navarra abiurò il calvinismo per convertirsi al cattolicesimo, ora Damiano Coletta non ha alcun problema a rapportarsi con il Senatore del Movimento 5 Stelle Emanuele Dessì, salito in tutta Italia ai disonori della cronaca come amico di Domenico Spada.

Andiamo con ordine.

IL CONVEGNO

Martedì 29 dicembre si è svolto online un evento dal titolo “OBIETTIVO SUPERBONUS 110%” – sottotitolo “Latina ne parla con gli esperti”.

Si tratta del provvedimento riguardante specifici interventi di natura edilizia che consente, in presenza di determinate condizioni soggettive e oggettive, di godere di una fortissima agevolazione fiscale pari addirittura al 110% del costo sostenuto.  

Come esperti erano presenti i Presidenti locali dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri.  

Hanno partecipato anche dei politici, e precisamente il Senatore Agostino Santillo, il Senatore Emanuele Dessì e la consigliera regionale Gaia Pernarella, i quali hanno in comune di essere tutti appartenenti al Movimento 5 Stelle.

Sorge quindi spontanea la domanda. Perché solo politici M5S? Per avere una risposta basta vedere chi ha organizzato il convegno.

L’evento è stato realizzato dalla consigliera comunale di Latina Bene Comune Maria Grazia Ciolfi, la quale ha in comune con i politici regionali e nazionali invitati il fatto di essere anche lei appartenente al Movimento 5 Stelle.

All’evento ha partecipato il Sindaco Damiano Coletta, che è stato destinatario di un endorsement per le prossime elezioni comunali da parte proprio del Senatore Emanuele Dessì.

Tra l’altro quest’ultimo sembra aver partecipato al convegno solo per manifestare la sua scelta pro-Coletta. Infatti è membro della Commissione Affari Esteri ed Emigrazione (cosa c’entra con l’ecobonus?) e si è collegato soltanto nella parte finale, giustappunto per dire sostanzialmente “Evviva Coletta”, dandogli apertamente appuntamento in occasione della campagna elettorale e dicendo a lui e a Maria Grazia Ciolfi: “faremo di tutto per darvi una mano”.

L’IDILLIO COLETTA – DESSÌ

È nato quindi un vero e proprio idillio tra Coletta e Dessì. Tra l’altro è stato evidente a tutti coloro che hanno seguito l’evento, o per meglio dire il siparietto di Dessì, che quest’ultimo e Coletta già si erano visti e parlati in precedenti occasioni non pubbliche.

Insomma Coletta, colui che si è sempre vantato e continua a vantarsi di aver sconfitto il malaffare a Latina, non ha alcuna remora ad imbastire una relazione politica forte con l’amico di Domenico Spada.

Innanzitutto va detto a chiare lettere che non è assolutamente vero che Coletta ha sconfitto il malaffare in questa città. Il malaffare è stato sconfitto dal lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalle inchieste della magistratura (Don’t Touch, Olimpia, Starter, Arpalo). Coletta e LBC ne hanno tratto i frutti dal punto di vista politico.

Insomma il Sindaco di Latina confonde la causa con l’effetto e racconta la storiella della sua presunta battaglia conto la criminalità organizzata locale e la permeabilità della stessa in certi settori della politica. Ma, prima che scoppiassero gli scandali, c’è mai stato un suo intervento pubblico forte e chiaro di condanna di determinate situazioni?

Precisato ciò, è comunque sconcertante che proprio chi politicamente pretende di avere l’egemonia della legalità non abbia alcuna remora a organizzare eventi con un tipo come Dessì.

CHI È IL SENATORE EMANUELE DESSÌ

Di quest’ultimo ci siamo occupati anche in altre occasioni

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Visto l’idillio in corso con il Sindaco di Latina, è opportuno ricordarne le gesta ai cittadini di Latina.  

Il senatore pentastellato si è reso protagonista di situazioni e comportamenti a dir poco inopportuni, in particolare: 

  1. l’amicizia con Domenico Spada;
  2. atti di violenza fisica.

Tutto ciò è diventato di pubblico dominio subito dopo la presentazione delle candidature per le elezioni politiche del 4 marzo 2018.  

DOMENICO SPADA, DETTO VULCANO

In occasione delle elezioni comunali di Frascati del 25 maggio 2014, nelle quali si candidava a sindaco per il Movimento 5 Stelle, Emanuele Dessì preparò un video ufficiale di presentazione della propria candidatura nel quale si dilettava divertito in un balletto con Domenico Spada (ex campione di boxe nella categoria Silver Wbc, soprannominato Vulcano)

Poco dopo (esattamente il 12 novembre del 2014), a seguito di indagini partite nel 2013 per la denuncia da parte di un commerciante, Domenico Spada venne arrestato per estorsione insieme al padre Angelo e a due persone legate al clan Casamonica e poi, nel novembre 2019, condannato in via definitiva a sette anni.

Durante la campagna elettorale Emanuele Dessì si difese dicendo che il video era precedente all’arresto, dando ad intendere che non aveva mai sentito parlare di eventuali attività criminali da parte di Domenico Spada o del Clan Spada.

È credibile che Emanuele Dessì non sapesse dell’esistenza del clan degli Spada e dei legami di quest’ultimi con i Casamonica?

Possibile che un personaggio politico candidato sindaco fosse così avulso dal contesto sociale e dalle dinamiche del proprio territorio?

In ogni caso, si trattava sicuramente di un’amicizia inopportuna, anche perché vantata e reclamizzata.

IL SENATORE CHE “MENAVA”

L’altro fatto emerso dopo la presentazione delle liste per le elezioni politiche del 2018 riguarda un post su facebook di Emanuele Dessì datato 26 ottobre 2015.

Si vantava di aver picchiato un rumeno, anzi, come dice lo sgrammaticato senatore, di aver “menato ad un rumeno”, e non certo per legittima difesa. Non contento, aggiungeva di aver già riservato lo stesso trattamento ad altri due rumeni ed era talmente fiero di queste sue bravate da pubblicizzarle su facebook.

Qualsiasi commento appare superfluo.

È da sottolineare anche che emerse che Dessì si era rivolto in modo aggressivo pure nei confronti di altri attivisti del movimento.

Ad esempio, ecco una delle sue esternazioni su facebook nei confronti di un malcapitato attivista:

Imbecille, io abito a frascati in Largo Duca di York n. 2. passa qua sotto e te lo spiego io per bene una volta per tutte come funziona la vita.

L’amara conclusione è che Coletta sta dimostrando di essere esattamente come i politici che lui tanto critica. La conquista e/o il mantenimento del potere è il fine che giustifica qualsiasi mezzo.

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