Covid: Bianchini e Parisella (Movimento Imprese Ospitalità): nell’ultimo mese i ristoranti hanno perso il 54% del fatturato
I risultati dell’ultima indagine del Centro Studi di MIO Italia descrivono una realtà drammatica. Senza misure di sostegno la tendenza negativa non si arresterà.
![Ferdinando Parisella](https://latinatu.it/wp-content/uploads/2022/01/Ferdinando-Parisella.jpg)
“Il settore Horeca sta collassando. Nell’anno appena concluso, il 2021, ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar hanno perso il 49% del loro fatturato rispetto al 2019. Non è solo un dato drammatico, ma una tendenza negativa che si sta rafforzando, giorno dopo giorno. Dall’8 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, quindi nell’ultimo mese, il settore Horeca ha fatturato il 54% in meno rispetto allo stesso periodo 2019-2020. Si tratta degli ultimissimi dati di un’indagine a campione effettuata dal Centro Studi di MIO Italia. Dati senz’altro scomodi per qualcuno al Governo, ma fedeli indicatori della realtà che stanno vivendo i piccoli imprenditori, le loro famiglie, e tutta la filiera legata all’attività di somministrazione. E purtroppo non è ancora tutto”.
Lo hanno reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità e Ferdinando Parisella segretario nazionale.
“Sempre secondo il Centro Studi di MIO Italia, la tendenza negativa proseguirà nei prossimi mesi. Senza misure di sostegno, per il settore Horeca sarà difficile sopravvivere. A trarne vantaggio saranno le multinazionali del cibo spazzatura”, hanno aggiunto Paolo Bianchini e Ferdinando Parisella.
“In questo senso MIO Italia propone al Governo cinque azioni da attuare attraverso un Ristori Ter con estrema urgenza. Eccole: prolungamento nel 2022 delle moratorie sui prestiti alle Pmi; reintroduzione del credito d’imposta sugli affitti dei locali; indennizzi veloci e a fondo perduto, per coprire le perdite di dicembre 2021 e del primo trimestre 2022; abbassamento dell’Iva dal 10 al 5%; Cassa integrazione in deroga”, hanno concluso Paolo Bianchini e Ferdinando Parisella