MEGA ECO-CENTRO NEL BOSCO DI CAMPODIMELE. REGIONE BOCCIA PROGETTO, OPPOSIZIONE ESULTA

L’area di Via Pietramaiorana, Campodimele
L’area di Via Pietramaiorana, Campodimele

Ecocentro in località Valleberta a Campodimele: la Conferenza dei Servizi boccia il progetto e i consiglieri d’opposizione chiedono le dimissioni del Sindaco Roberto Zannella

Il Gruppo Evviva Campodimele chiede le dimissioni del Sindaco. Il Sindaco di Campodimele – scrivono in una nota i consiglieri di opposizione Emanuele De Luca, Jessica Di Fonzo e Nazzareno Carnevale – e la sua maggioranza volevano realizzare un mega ecocentro piazzandolo nel bel mezzo di un bosco, su un terreno con destinazione agricola, ma la Conferenza dei Servizi ha sonoramente bocciato il progetto per una serie di incongruenze insanabili.

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Nel 2017 la Regione Lazio emana un bando per tutti i Comuni della regione per la realizzazione di ecocentri e isole ecologiche. Il Comune di Campodimele partecipa al bando attraverso una cordata di Comuni che vede quale soggetto capofila il Consorzio Industriale per lo Sviluppo del Sud Pontino. Il progetto, che prevedeva la realizzazione di un ecocentro di 1.000 mq posizionato nell’area industriale dedicata, viene approvato e finanziato dalla Regione.

Solo che, nel 2019, Sindaco e maggioranza forzano la mano e portano in Consiglio comunale una variante al progetto iniziale. Questa prevedeva di posizionare l’ecocentro non più là dove era stato programmato e dove il progetto era stato finanziato, cioè su area industriale, ma all’interno di un bosco di proprietà privata in località Valleberta, vicino alle case (la più vicina a soli 27 metri!) e prevedendo di espropriare la bellezza di quasi 12mila metri quadri, più di un ettaro per un Ecocentro di 1.000 metri quadrati! Non è dato sapere il motivo per cui Sindaco e maggioranza si siano incaponiti nel voler forzare la mano per cercare di far realizzare un ecocentro in un sito dove oggettivamente era impensabile realizzarlo.

Un progetto da sempre confutato dal nostro gruppo consiliare, che ha messo in evidenza le evidenti incongruenze e le violazioni normative corrispondenti. Ben venti cittadini, abitanti e proprietari di abitazioni e terreni nella zona immediatamente limitrofa a quella dove sarebbe dovuto essere impiantato l’ecocentro, hanno presentato osservazioni scritte al Comune e una cospicua raccolta di firme, promossa dal nostro gruppo consiliare, ha aggiunto rilievi e fatto notare incongruenze.

Il Sindaco, durante questi due anni, ha financo accusato questo gruppo consiliare di fare allarmismo, di fare propaganda falsa e ingannevole, di fare illazioni. Ci ha detto che non conoscevamo la legge.

Tutte affermazioni che adesso gli si ritorcono contro, perché la Conferenza dei Servizi, gli Enti preeposti, cioè, che dovevano pronunciarsi sulla fattibilità dell’opera, non hanno ritenuto consono il progetto. Prima fra tutte la Regione Lazio.

Questo gruppo consiliare chiede adesso le dimissioni del Sindaco, per come ha condotto l’operazione, per aver dichiarato tutto e il contrario di tutto, per aver soste- nuto un progetto senza senso ed aver avuto torto, torto marcio dagli Enti preposti che hanno sonoramente bocciato il suo incomprensibile disegno.

Sindaco e maggioranza hanno fatto perdere tempo al paese e al Consiglio comunale. E adesso rischiano di far perdere anche i duecentomila euro di finanziamento per la realizzazione dell’ecocentro. I tempi per appaltare l’opera scadono il 30 giugno.

Il gruppo consiliare Evviva Campodimele dichiara di essere disponibile fin da subito a lavorare perché ritiene ci sia ancora il margine per fare in tempo e realizzare il progetto iniziale, quello finanziato dalla Regione su area industriale, un’isola eco-compatibile di soli mille metri quadrati, ben servita dalla strada e fuori da ogni insediamento urbano.

Ma per adesso l’importante è il risultato ottenuto. Un grande risultato, che dà ragione ai cittadini campomelani che non volevano che il territorio fosse irrimediabilmente deturpato. Un risultato che dà ragione ai cittadini che hanno presentato le osservazioni e che hanno avuto giustizia, perché nessuno è contento di vedersi realizzare un ecocentro a ventisette metri dalla propria casa. Un ecomostro nel bosco!

Un risultato che premia un grande lavoro di tutto il gruppo Evviva Campodimele durato due anni, che ha visto la partecipazione dei cittadini, dei vertici politici e amministrativi di Regione e Provincia, di tanti e tanti amici che ci hanno aiutato in questa battaglia di trasparenza, di legalità, di difesa del territorio.

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