MARRAKECH EXPRESS: RIESAME DISSEQUESTRA SOLDI A UNO DEGLI INDAGATI

Operazione Marrakech Express: il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso di uno degli indagati dissequestrando una somma di denaro

Il Tribunale del Riesame di Latina Sezione Riesame Reale ha disposto il dissequestro di 7mila e 500 euro a cui erano stati messi i sigilli dopo l’operazione “Marrakech Express” coordinata dal sostituti procuratori di Latina Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca. L’operazione ha messo in luce un intenso traffico di auto di lusso rubate e poi rivendute anche all’estero.

A beneficiare della decisione del Riesame pontino è Salami Acheraf, che era stato sottoposto agli arresti domiciliari nell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese lo scorso mese di ottobre.

L’uomo, fratello dell’uomo ritenuto al centro dell’indagine, Salami Nabil, è accusato di riciclaggio, ricettazione e falso.

L’indagine è stata portata avanti dai poliziotti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Roma e del Distaccamento di Aprilia i quali hanno contestato, a vario titolo, i reati di furto e riciclaggio internazionale di  veicoli, oltre che alla ricettazione, all’appropriazione indebita, alla truffa, al falso e all’estorsione. Per alcuni episodi criminali, è stata accertata l’aggravate della transnazionalità, anche grazie alla collaborazione della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Ciampino.

In tutto sono stati 11 gli arresti disposti dal Gip Molfese: Nabil e Acheraf Salami di Cori, Enzo e Riccardo Virgili 71enne e 36enne di Lanuvio, Umberto Iacomussi 38enne di Cisterna, Danilo Rotella 26enne di Aprilia, Benito Martellacci 72enne di Aprilia, Simone Misciosia 34enne di Aprilia, Renzo Marchioro 45enne di Latina, Niakate Boubakar e Niakate M’Paly, rispettivamente classe ’84 e ’83, entrambi francesi di Vernon.

Oltreché a loro ci sono anche altri indagati: Ernesto De Cavi di Lanuvio, Maurizio Longo di Roma, Ugo Rufini di Latina, Angelo Carboni di Sezze, Fausta Pironi di Sezze, Massimo Lazzarini di Latina, Amedeo Lilli originario di Velletri ma residente in provincia di Pavia e Saverio De Benedictis residente in provincia di Avellino.

I soldi dissequestrati a Salami Acheraf erano stati requisiti durante il sequestro eseguito dai poliziotti a ottobre, su richiesta della Procura di Latina.

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