LETTERE CONTROLLATE IN CARCERE: CASSAZIONE RESPINGE RIRCORSO DI BATTISTI

Cesare Battisti
Cesare Battisti

Corrispondenza da sottoporre a visto di controllo: respinto il ricorso di Cesare Battisti, in carcere per rapina e terrorismo

È ricorso in Cassazione Battisti, l’uomo originario di Sermoneta, estradato dal Brasile, ex membro del gruppo terrorista Proletari Armati per il Comunismo, all’ergastolo per quattro omicidi. Il 68enne ha presentato ricorso contro il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro che ha deciso di sottoporre a visto di controllo la sua corrispondenza epistolare con l’esterno.

Il Tribunale di Sorveglianza aveva motivato la decisione, infatti, sostenendo che Battisti perseverava ad avere uno scambio di lettere di connotazione eversiva, mantenendo contatti con soggetti legali all’ambiente.

Il Tribunale di sorveglianza, preso atto che i Pac hanno operato in particolare contro l’Istituzione carceraria, hanno inoltre sottolineato che Battisti ha mantenuto i contatti con soggetti legali a tale ambiente. Inoltre, motivava il Tribunale di Sorveglianza, Battista “aveva sempre manifestato ostilità nei confronti dello Stato e delle istituzioni carcerarie” così da giustificare “la sottoposizione della corrispondenza a visto dì controllo e, quindi, il rigetto del reclamo”.

Insomma, ragioni di sicurezza che ora anche la Cassazione ha fatto sue rigettando il ricorso del pontino.

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