LATINA. FESTA DELLA LEGA FLOP, I MILITANTI: “M5S HA ROTTO IL C…O!”

Ieri sera ci siamo recati alla festa di chiusura della campagna elettorale della Lega di Latinal’intenzione iniziale era quella di fare un reportage ma l’ambientazione e ciò che abbiamo sentito ci ha fatto capire che lo stile sarebbe stato diverso.

UN FLOP INASPETTATO

Doveva essere una chiusura festosa per la Lega di Latina, tutti i sondaggi la danno come primo partito e le speranze del candidato al parlamento europeo e già consigliere comunale Matteo Adinolfi sono molto alte, come quelle dei militanti.

L’enorme sala del Dancing Rainbow di Borgo Podgora era imbandita a festa, decine di tavoli e bandiere della Lega, oltre che manifesti con i faccioni di Salvini ed Adinolfi ovunque. La città non ha risposto alla chiamata leghista. Per tutta la serata si sono alternate non più di 150 persone e i tavoli sono rimasti desolatamente vuoti.

 

I tavoli vuoti durante la festa

LA MILITANZA

Una festa per pochi intimi quindi, pochi e con convizioni e percezioni della vita politica e sociale del Paese che ci hanno sorpreso: “Salvini ha fermato l’invasione e la Lega è l’unico partito che rispetta gli impegni” ci hanno detto. Minniti e gli accordi con la Libia, scansatevi.

Alcuni tra i militanti mal digeriscono il governo gialloverde:”Il M5S ha rotto il c…o!“- ha chiosato un militante che probabilmente aveva usufruito di una parte della discreta quantità di alcolici messa a disposizione dal partito del Ministro dell’Interno e Vice Premier. E d’altra parte era una festa, ci può stare!

UNA MILITANZA ANZIANA

Ad un certo punto abbiamo creduto per un attimo di essere stati catapultati  in una trasmissione di SL48, l’emittente locale che trasmette feste dove si balla il tradizionale liscio, tipico dei punti di ritrovo per pensionati. Non che sia una colpa per carità, ma quantomeno dovrebbe far pensare alle fasce di elettorato che attirano la Lega e la politica in generale.

La band che ha accompagnato la serata con le Hit del grande Massimo Ranieri

Si è ballato molto, si è mangiato, bevuto e discusso di politica locale e nazionale. Circa a metà serata, però, si potevano sentire mugugni tra i partecipanti: “Ma dove sta Adinolfi?”. Insomma, serpeggiava il timore che il super candidato leghista e prode consigliere comunale in lotta contro il buonismo colettiano potesse “solare” la festa, ma così non è stato.

ARRIVA TRIPODI CON L’IMPERFETTO DI CORTESIA

Il momento in cui è arrivato Tripodi è stato un tripudio di baci, strette di mano e abbracci. Il popolo leghista si è stretto attorno ad uno dei suoi leader.

Angelo Tripodi

L’intervento di Tripodi è stato all’insegna dei proclami e delle indicazioni: “Avete tempo fino alle 22:59 di sabato per chiamare gli amici, mandate messaggi e fermate le persone per strada, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”. E poi: “Queste elezioni non sono semplici elezioni, abbiamo l’opportunità di dare uno schiaffo a Macron e alla Merkel…o l’Italia sta in Europa o non c’ha senso che esiste l’Europa“. Poco dopo Tripodi si è scoperto europeista ricordando come le fondamenta europee provengano dalle idee di Spinelli, uno che se fosse vivo sarebbe il primo ad opporsi alle politiche leghiste ma tant’è…Dopo la citazione maoista, Tripodi in fondo con quella bocca può dire ciò che vuole. Virna Lisi docet.

Nella seconda parte una vera e propria dichiarazione di guerra a Zingaretti e Coletta: “I sindaci dopo queste elezioni europee devono stare attenti a come si muovono…aiutateci a far cadere Zingaretti”, e poi è arrivato il momento delle rivendicazioni orgogliose: “se non era per la Lega non sarebbe arrivata la sabbia per il lungomare”, senza spiegare in che modo la Lega che si trova all’opposizione abbia inciso in questo provvedimento – peraltro l’intervento di ripascimento programmato sembra essere più un cerotto che la cura, ma questa è un’altra storia.

Un Tripodi in grande spolvero nel registro linguistico e nelle espressioni.

REGINALDI IL “GIRAPARTITI”

Ormai è un dato di fatto e ve lo abbiamo anche raccontato in precedenza: la Lega nei territori dove non era presente tradizionalmente ha imbarcato nomi provenienti dalla vecchia destra, d’altronde anche Adinolfi rivendica con orgoglio il suo passato in AN.

Roberto Reginaldi coordinatore della Lega a Sezze durante il suo intervento

Ma nella Lega possiamo trovare personaggi politici che si sono particolarmente distinti nel cambio di casacca, tra questi merita una menzione particolare Roberto Reginaldi di Sezze: inizialmente membro di AN, viene eletto in consiglio comunale nella lista API di Rutelli in sostegno dell’ex sindaco PD Campoli, subito dopo essere eletto si sgancia dalla maggioranza ed entra a far parte di Forza Nuova rendendosi protagonista di un’occupazione del Consiglio Comunale di Sezze in segno di protesta contro alcune cartelle IMU e TARSI giudicate dal buon Reginaldi esose.

Infine, nel 2017, Reginaldi si candida sindaco nella lista NOI CON SALVINI, non riuscendo ad entrare nell’assise comunale.

ARRIVA ADINOLFI

A fine serata è arrivato il candidato alle Europee: Matteo Adinolfi. Applausi a scena aperta e telefonini con il flash attivo per foto e video.

Matteo Adinolfi consigliere comunale e candidato al Parlamento Europeo

Nel suo intervento Adinolfi non è sceso molto nei particolari per quanto riguarda l’Europa, si è trattato soltanto di una serie di ringraziamenti ai militanti per il supporto ricevuto durante la campagna elettorale e negli anni precedenti quando il partito si chiamava Noi Con Salvini. “Siamo partiti in pochi e ora ci ritroviamo con parlamentari, consiglieri regionali e 54 consiglieri comunali. Grazie a tutti voi”.

SENZA SALVINI POCHE PRESENZE

La sensazione è che i partiti non riescano ad attirare persone a meno che non si presenti il leader nazionale che va ogni sera nei salotti televisivi, Questo è quello che ci dice la serata di ieri, il confronto con l’evento in cui è intervenuto il leader del Carroccio è impietoso. Quindi una domanda sorge spontanea: quanto attirano in realtà i rappresentanti locali della Lega? A giudicare dalla serata di ieri sembrerebbe poco.

Il confronto tra l’affluenza all’evento di ieri sera a sinistra, mentre a destra l’evento con Salvini a Piana delle Orme
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