STRISCIA LA NOTIZIA A LATINA CON IL CONTRIBUTO DI LATINA TU E METRO BUGIA

STRISCIA LA NOTIZIA A LATINA
Nell'immagine la puntata di Striscia La Notizia del 25 maggio. Da sinistra Massimo De Simone (Comitato MetroBugia), Mr. Neuro (Charlie Gnocchi) e Andrea Stabile (Latina Tu), alle loro spalle il rudere dell'ex Icos

Ieri sera (sabato 25 maggio) è andato in onda nel corso della puntata di Striscia la Notizia un servizio su Latina.
Da Striscia La Notizia ci avevano contattati una settimana fa per chiederci collaborazione rispetto alla puntata che avrebbe trattato di temi di cui Latina Tu ha dato conto ampiamente sin dalla sua nascita. Abbiamo accettato di buon grado.

I fatti trattati, entrambi clamorosi esempi di sperpero di denaro pubblico ed entrambi avvenuti con Vincenzo Zaccheo Sindaco, sono stati:

  • la “Cittadella Giudiziaria” (lavori iniziato a fine 2003 e interrotti nel 2006);
  • l’acquisto da parte del Comune di Latina (sempre nel 2003) nel corso di un’asta fallimentare di un fabbricato fatiscente, conosciuto in città come ex-Icos (dal nome della società fallita).

Sui fatti in questione sono stati intervistati il Dott. Andrea Stabile, collaboratore del nostro blog, e l’Ing. Massimo De Simone, distintosi negli anni per le sue importanti battaglie civiche, prima fra tutte quella sulla metro (è Presidente del Comitato Metrobugia).

Prima di riportare il servizio andato in onda riteniamo opportuno evidenziare alcuni aspetti.

EX-ICOS

A proposito dell’ex-Icos segnaliamo che ne abbiamo già diffusamente parlato in una nostra inchiesta dal titolo “Latina all’asta” suddivisa in tre parti, nella quale abbiamo messo in luce una serie di inquietanti anomalie che hanno riguardato la vicenda e in particolare l’asta fallimentare tenutasi il 5 giugno 2003.

CITTADELLA GIUDIZIARIA

Per quanto riguarda invece la Cittadella Giudiziaria, crediamo che lo scempio perpetrato possa essere meglio valutato leggendo il discorso che all’epoca fece il Sindaco Vincenzo Zaccheo in occasione della cerimonia della posa della prima pietra. 

INTERVENTO DEL SINDACO ZACCHEO PUBBLICATO IL 19/12/2003 SUL SITO DEL COMUNE DI LATINA

Una giornata dalle emozioni e suggestioni sempre vive e pulsanti, quella odierna del compleanno della città, che nella memoria ci riporta all’epopea della bonifica e a quel miracolo dell’umanesimo del lavoro che fu la sua fondazione rimasta una tra le pagine più belle e significative di tutto il Novecento.

Ma la giornata di oggi assume valenza storica e ci regala ugualmente emozioni e suggestioni forti perché assistiamo ad un’altra nascita, quella della ‘Cittadella giudiziaria’ che, per la sua imponenza, la sua incidenza urbanistica, il contenuto civile, sociale e culturale che racchiude, per Latina può segnare l’avvio –lo dico senza retorica- di un secondo rinascimento.

Per me, l’amministrazione che presiedo, la città intera, è motivo di legittimo e giustificato orgoglio aver dato una risposta efficace e tempestiva alla pressante domanda di giustizia proveniente dall’intera comunità locale e provinciale e aver impresso un’accelerata significativa al processo di modernizzazione di Latina oggi, per la prima volta dal varo del Piano Regolatore ancora vigente, di fronte alla più incisiva scelta urbanistica direzionale destinata a far da volano al suo sviluppo complessivo.

Di ciò devo ringraziare –per i preziosissimi, autorevoli e tutti decisivi supporti fornitimi- il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, il Provveditore alle Opere Pubbliche, ing. Angelo Balducci, il pool di progettisti coordinato dal prof. Giampaolo Imbrighi. Non posso dimenticare il ruolo, anch’esso determinante e di grande traino, del presidente del Tribunale, dr. Bruno Raponi, del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Michele Pierro, della giunta e del consiglio comunale sensibili e solleciti nel cogliere l’importanza del momento e nell’adottare atti deliberativi che hanno consentito la realizzazione di quest’opera destinata a segnare l’avvio –ripeto- di un secondo rinascimento di Latina.

Il successo di questo progetto va letto in chiave sinergica, ovvero esaltando il ruolo avuto da tutti gli enti pubblici coinvolti, che hanno lavorato in maniera parallela, efficace e rapida al punto da far dire al Provveditore alle Opere Pubbliche, Angelo Balducci (n.d.r. negli anni successivi Angelo Balducci sarà implicato, come massimo esponente della cosiddetta cricca, in vari episodi di corruzione subendo anche delle condanne), che il caso dell’approvazione, del finanziamento e dell’appalto della Cittadella Giudiziaria di Latina è ‘un modello di efficienza da esportare’. Nel giro di soli quattro mesi si è riusciti ad avere un progetto definitivo e la messa in cantiere. E siamo già alla fase di appalto.

Il progetto trova perfetta adesione degli uffici interessati. Si sono tenuti nel dovuto conto i dati della Procura, del Tribunale e delle osservazioni per gli altri due elementi volumetrici della cittadella, la biblioteca e l’ufficio del giudice di pace. Si tratta –come ha detto il prof. Imbrighi- di un progetto aperto, pronto ad ulteriori perfezionamenti. Tecnologicamente avanzato, energeticamente consapevole ed economicamente intelligente. Insiste su un’area di 22mila mq. su un asse direzionale tangenziale della città ma strettamente connesso agli assi di penetrazione. Di facile raggiungibilità, il progetto prevede una zoccolatura di due livelli di un ettaro ciascuno per i parcheggi. Si tratta di 4 edifici in tutto. La Procura, il cui progetto è già in cantiere, prevede la realizzazione di quattro livelli, più due livelli interrati.

Mi piace concludere la cerimonia con la stessa riflessione fatta in apertura: di rivendicazione orgogliosa per la realizzazione di questa grande opera, e di ringraziamento – che non vuole essere retorico ma fatto con il cuore e la consapevolezza del significativo risultato ottenuto – a tutti coloro i quali, con il loro autorevole apporto, hanno reso possibile la decisa accelerata nel processo di modernizzazione di Latina che con questa scelta urbanistica rafforza prestigio e ruolo di capitale delle città nuove.

CONSIDERAZIONI FINALI PRIMA DEL VIDEO

Da sottolineare che gli scempi di cui parliamo con relativo sperpero di denaro pubblico non sono dovuti solo ed esclusivamente al Sindaco dell’epoca ma anche alla sua maggioranza che ne ha sostenuto le iniziative e votato i relativi provvedimenti.

La suddetta annotazione è quanto mai opportuno perché alcuni personaggi corresponsabili dei disastri in questione sono ancora in politica e ambiscono a governare la nostra città.

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